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Mélenchon trema: il libro-inchiesta che LFI vuole censurare prima ancora che esca

Un partito di sinistra tenta la censura preventiva contro un libro-inchiesta sui suoi legami con l’islamismo. Ma l’operazione, guidata da un autore insospettabile, si sta trasformando in un boomerang.

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Un partito che si professa paladino della libertà, ma che poi mostra i muscoli con gli editori. Sembra una contraddizione, eppure è esattamente ciò che sta accadendo in Francia, dove La France Insoumise (LFI), il movimento di Jean-Luc Mélenchon, sta tentando in tutti i modi di bloccare la pubblicazione di un libro non ancora uscito. Un goffo tentativo di censura preventiva che, come spesso accade, rischia di trasformarsi in un clamoroso autogol mediatico.

L’oggetto del contendere è “Les Complices du mal” (“I Complici del male”), un saggio del giornalista franco-siriano Omar Youssef Souleimane, la cui uscita è prevista per il 2 ottobre per i tipi di Plon.

La casa editrice ha ricevuto l’8 settembre una formale messa in mora da parte dell’avvocato di LFI, con la richiesta di visionare il manoscritto entro 24 ore e la minaccia di azioni legali per “proposizioni infondate e lesive dell’onore e della reputazione” del partito. Il paradosso è evidente: come si può giudicare lesivo un testo che, ufficialmente, nessuno dei membri del partito ha ancora letto?

La reazione scomposta di Mélenchon e compagni, tuttavia, diventa più comprensibile se si analizza il contenuto del libro e, soprattutto, il profilo del suo autore.

Un autore “scomodo” che fa paura a LFI

Il libro, stando alle anticipazioni, è un’inchiesta meticolosa che “rivela i legami tra alcuni candidati di LFI e progetti islamisti che tentano di imporre nuove norme sociali compatibili con la sharia“. Argomenti che toccano un nervo scopertissimo della sinistra radicale francese, che da un lato si professa anticlericale e atea, ma, evidentemente, non quando l’ateismo riguarda l’Islam. Ma a rendere il tutto un vero incubo per la narrazione degli Insoumis è proprio Omar Youssef Souleimane.

Perché questo libro fa così paura? La risposta sta nel profilo del suo autore:

  • Origine e credibilità: Souleimane, 38 anni, è un giornalista siriano fuggito dalla dittatura di Assad nel 2012, ottenendo asilo politico e poi la cittadinanza in Francia. Avendo sperimentato sulla propria pelle la persecuzione, la sua voce contro ogni forma di estremismo ha un peso specifico difficilmente attaccabile, ed è sufficientemente coraggioso.
  • Competenza linguistica e culturale: A differenza di molti politici e giornalisti francesi, Souleimane parla arabo. Questo gli permette di cogliere riferimenti dottrinali e sfumature dell’islamismo che ad altri sfuggono completamente.
  • Metodo d’inchiesta: Per la sua ricerca, si è infiltrato in numerose manifestazioni e comizi, anche in ambienti pro-Hamas, documentando dall’interno le dinamiche e le frequentazioni di certi ambienti vicini a LFI.
  • Inattaccabile dall’accusa di “islamofobia”: Proprio per la sua storia personale, ogni tentativo di etichettarlo come razzista o “islamofobo” risulterebbe ridicolo e pretestuoso.

Il libro non sarebbe un pamphlet generico, ma un’analisi argomentata che mette in luce le compromissioni di figure di spicco come lo stesso Jean-Luc Mélenchon e Rima Hassan, accusati di “preoccupante opportunismo”, e di deputati come Thomas Portes e Sébastien Delogu.

Il precedente che odora di censura

L’editore Plon, per bocca del suo presidente Jean-Luc Barré, ha già fatto sapere che non si piegherà a “pressioni politiche e alla censura”. La vicenda assume contorni ancora più ironici se si ricorda che già nel 2019 lo stesso avvocato di LFI, riguardo a un altro libro sgradito, dichiarò di non voler procedere per non “passare per censori”. Evidentemente, i tempi cambiano.

La maldestra mossa di LFI sta già producendo il classico “effetto Streisand”: accendere i riflettori su un libro che, forse, sarebbe passato più in sordina. Una domanda sorge spontanea: se Mélenchon e il suo partito non hanno nulla da nascondere, perché tanta paura di un libro che nessuno ha ancora letto?

E tu cosa ne pensi?

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