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Meglio morire che cedere sovranità!

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Un fantastico tweet a firma “il sofista”, profilo che vi consiglio di seguire, così recita:

 “ai cretini che lodano le cessioni di sovranità: la sovranità è il vostro diritto di non obbedire a nessuno. E’ meglio morire che cederla”.

Difficile sintetizzare meglio di così gli effetti delle cessioni di sovranità e le implicazioni che esse hanno su tutti noi. Simili tweet andrebbero studiati nelle scuole al posto delle panzane colossali di Boldrini e compagni.

Uno Stato ha tre elementi fondamentali irrinunciabili: popolo, territorio e sovranità. Una Repubblica democratica come la nostra prevede che la sovranità appartenga al popolo (art. 1 Cost). Se essa viene ceduta lo Stato viene meno ed il suo popolo, come in caso di sconfitta bellica, si trova ad obbedire a poteri stranieri. 
La libertà è perduta, a casa nostra non comandiamo più noi. Insomma la negazione delle libertà per cui si è lottato per secoli, libertà per cui, in passato, dare la vita è stato, non solo lecito, ma addirittura doveroso ed encomiabile. I partigiani, hanno sprecato le loro vite… Tanto valeva arrendersi!

Si parla di “cretini” che invocano le cessioni. Ma ovviamente oltre ai semplici cretini del “ci vuole più Europa” ci sono i traditori della Patria: coloro che invocano ed attuano cessioni di sovranità sono collaborazionisti dei poteri stranieri che hanno deciso di spazzare via l’Italia ed il suo popolo. Gente che brucia la nostra bandiera!

Proprio perché la cessione di sovranità è ciò che si verifica in caso di sconfitta bellica ed invasione del proprio Paese, è ovvio che compierla sia un gravissimo reato, punito da varie norme penali.

L’art. 243 c.p. spicca in quanto punisce proprio gli accordi diretti a compiere atti ostili contro la personalità giuridica dello Stato. La cessione di sovranità compiuta con un trattato internazionale è l’atto più ostile contro il Paese che si possa immaginare.

Un vero atto di guerra! Meglio morire che accettarlo!

Spiegatelo alle Procure della Repubblica…


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