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MARCHIONNE ESCLUDE LA FIAT DAL FUTURO DELL’AUTO? TROPPA FINANZA E POCA RICERCA?

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Se dovessimo scegliere un nuovo Re d’Italia basandoci sulleleccate dei nostri media non c’è dubbio che il vincitore sarebbe Sergio Marchionne, il manager della casa che un tempo era a Torino ed ora ha sede in Olanda e si chiama FCA, il tutto per NON pagare imposte in Italia, ma riuscire a NON pagarle neppure la’. FCA è riuscita a raggiungere un primato mondiale: essere la prima casa automobilistica a chiedere di non comprare una sua auto. 

Questo accade negli USA: la FIAT è stata costretta ad introdurre sul mercato californiano la 500e, versione completamente elettrica della nota utilitaria, per rispettare le stringenti norme sulle emissioni medie di gamma dello stato che impongono un limite alle emissioni di tutte le auto di una certa casa automobilistica . Eppure, come potete leggere in questo articolo da reuters Marchionne ha chiesto ai californiani di non comprare la sua auto, perchè la casa produttrice ci perde diverse migliaia di dollari per ogni mezzo venduto.  Incredibilmente mentre mezzo mondo produce ormai auto ibride o elettriche la FCA entra in questo mercato innovativo con riluttanza, rischiando di trovarsi spiazzata da normative che impongono la vendita di una certa percentuale di veicoli elettrici o ibridi e l’introduzione, entro il 2025 negli USA, di normative federali ancora più stringenti circa le emissioni e l’efficienza degli autoveicoli. L'”Olandese” FCA affronta queste modificazioni in modo passivo. Non si tratta di evoluzioni da poco: nel 2013 la IEA (International Energy Agency) prevedeva che nel 2020 sarebbero stati venduto ben 20 milioni di veicoli elettrici, mentre già quest’anno si supereranno le 500 mila auto vendute secondo greentechmedia.

E questo non è il solo settore in cui la FCA dorme,vi è anche il settore delle “Self driving cars”, le auto che si guidano da sole. In questo settore si stanno proponendo due diverse soluzioni:

google car

Google car

  1. Google Car, che vuole rivoluzionare completamente il concetto di mobilità , con la sua totale “Uberizzazione”;
  2. Tesla, GM , BMW, Volvo, Mercedes, Audi che invece stanno installando o sviluppando autopiloti-accessori.

tesla self driving

Tesla S con autopilota.

Praticamente mentre le case automobilistiche tradizionali o anche innovative , come Tesla che già offre un autopilota, vedono questo strumento come un accessorio per aiutare i guidatori tradizionali , al contrario Google vuole offrire un servizio di mobilità su richiesta: praticamente le sue auto dovrebbero fungere come un servizio di trasporto a richiesta, come  Uber o taxi senza autista. Con questa visione si prenota o chiama l’auto con una app, questa arriva, ci trasporta al luogo desiderato e poi ci riaccompagna indietro. Con questa visione effettivamente rivoluzionaria perde anche significato il possesso dell’auto mentre diviene essenziale il servizio di mobilità che viene offerto.

Come vedete si tratta di due visioni completamente diverse del futuro dell’auto. Però entrambe queste visioni hanno una cosa in comune: non avete visto la sigla FCA in nessuna delle due. FCA gioca finanziariamente, non industrialmente, condannandosi sempre ad una passività industriale di cui prima o poi , pagheranno le spese i suoi dipendenti ed azionisti.

Comunque non preoccupatevi, continuate ad adorare Re Mida Marchionne.

 


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