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Marattin: Fusaro ritiene il suo comportamento “Il ritorno del fascismo”. Esagerato….

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Oggi Diego Fusaro su Affaritaliani, accusava l’atteggiamento aggressivo dell’Onorevole Luigi Marattin di essere il prodromo di quel fascismo che si esprime in molto antifascismo militante. Volendolo riportare le parole del filosofo diciamo:

“Se, come taluni dicono, sta tornando il fascismo, ebbene esso si è reincarnato nell’atteggiamento di certi antifascisti. Commento l’operato di Marattin canticchiando ancora una volta tra me e me: “O partigiano, portalo via!”.”

Forse il buon filosofo però esagera, in questo caso. Un’azione fascista richiede, comunque, un retroterra di strategia e tattica politica raffinato. Non si colpisce a caso, ma mirati, manganellando quella persona nel social media, intimidendolo in via personale con raccolte di informazioni, buttando calunnie a caso, creando finti documenti e distribuendoli, come ad esempio false pagelle. In questi casi c’è un disegno politico, raffinato o grezzo, che guida una certa mano. Nel caso dell’onorevole Marattin tutto questo non esiste, ed il suo comportamento può essere visto come un’espressione di giovanilistica esuberanza. Pensiamo ad un giovane tifoso della SPAL che recandosi allo stadio, prendo della propria stolida virilità, voglia affermare le ragioni della propria squadra con un altrettanto macho sostenitore di un altro team calcistico,  con cui scambia primi maschili apprezzamenti per poi passare a nerboruti atteggiamenti di confronto, magari finendo la serata a contare le medesime noccioline sotto il tavolo di una birreria, in quanto non in grado di alzarsi.

Questa è l’ottica dell’azione e del pensiero marattiniano. Non diamogli un valore di novello fascismo, ma, semplicemente,  inquadriamolo quale è.


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