Seguici su

Attualità

Manovra italiana. Spread e spread.

Pubblicato

il

Oggi 20 novembre 2018, lo spread è andato oltre i 335 punti per poi ripiegare sotto i 330 punti.

In attesa del giudizio UE sulla manovra italiana, prevista per domani 21 novembre, vorrei sottoporre all’attenzione questa tabella riassuntiva (aggiornata ad oggi 20 nov 2018) in cui può notare che a parte la Svizzera (extra UE), un altro Paese che NON ha punti di spread verso i titoli tedeschi bund è proprio il Giappone, che segna oggi un -25,1 punti. 

Ciò significa che il Giappone è in una posizione di vantaggio verso i bund tedeschi: i titoli del debito giapponesi godono di una posizione favorevole rispetto ai bund tedeschi malgrado il Paese abbia il debito pubblico più alto del pianeta, mentre la Germania è stato visto sempre come Paese virtuoso. Da cosa deriva tutto ciò?

Semplice, il governo di Tokyo ha come pilastro una Banca Centrale nazionale la quale è garante del debito pubblico, grazie alla creazione di base monetaria.

Ma la morale di tutto ciò?

Il governo italiano per un 2,4% di deficit, che rientra ampiamente nella soglia massima del 3% fissata a Maastricht, viene messo in croce da un’Unione Europea ormai in totale crisi di consenso popolare (il nuovo patto franco-tedesco è solo un gigante di sabbia, Merkel e Macron sono indeboliti al loro interno) e che agisce solo a colpi bocciature e magari per mostrarsi forte, soprattutto in vista delle prossime elezioni europee.

La procedura di infrazione nei confronti dell’Italia, se verrà applicata,  sarà anche priva di ogni fondamento economico.
L’Italia non ha certo una sua banca centrale garante facendo parte dell’Eurosistema, ma ha fondamentali economici tra i migliori in Europa, soprattutto se comparati a quelli della Francia.

Il governo italiano fa benissimo a non indietreggiare e tenere salda questa manovra.
D’altronde non era la stessa attuale opposizione italiana, quella che voleva cambiare l’Europa per renderla più flessibile?


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito