Esteri
Mali: arrestato un diplomatico francese. Alta tensione con Parigi che ne chiede il rilascio
La giunta militare di Bamako accusa un funzionario dell’ambasciata francese di spionaggio e lo arresta. Parigi smentisce, invoca l’immunità diplomatica e chiede la liberazione immediata nel mezzo di una crescente repressione interna al paese.

Sabato la Francia ha chiesto il “rilascio immediato” di uno dei suoi diplomatici in servizio presso l’ambasciata francese a Bamako, dopo che le autorità maliane ne avevano annunciato l’arresto con l’accusa di lavorare per un servizio di intelligence straniero e di aver lavorato per organizzare un colpo di stato nel paese
In una dichiarazione, il ministero degli Esteri francese ha sottolineato che il funzionario è protetto dalla Convenzione di Vienna sulle relazioni diplomatiche, descrivendo le accuse come “del tutto prive di fondamento giuridico”. Ha aggiunto che sono in corso contatti diplomatici con le autorità maliane per chiarire le circostanze dell’arresto.
L’ambasciata francese a Bamako ha esortato separatamente i cittadini francesi in Mali a prestare attenzione ed evitare assembramenti pubblici, a causa delle crescenti tensioni politiche e di sicurezza.
Il diplomatico francese è stato arrestato mentre il paese presenta una certa instabilità e si sono verificati dei disordini piubblici, oltre alle endemiche rivolte nel nord del paese.
Gli arresti militari aggravano la crisi
L’arresto del diplomatico ha coinciso con un’ondata di detenzioni all’interno delle forze di sicurezza maliane. Il governo di transizione ha annunciato di aver arrestato quello che ha definito un “gruppo marginale” di militari e membri delle forze di sicurezza accusati di destabilizzare le istituzioni statali con presunto sostegno esterno.
Fonti di sicurezza hanno riferito all’AFP che almeno 55 ufficiali sono stati arrestati, tra cui generali di alto rango come Abbas Dembélé e Néma Sagara. Dembélé, figura chiave delle forze armate maliane, aveva precedentemente ricoperto la carica di governatore di Mopti prima di essere destituito dal suo incarico.
Gli arresti si sono concentrati all’interno della Guardia Nazionale, lo stesso ramo guidato dall’attuale ministro della Difesa, il generale Sadio Camara, figura centrale del consiglio militare al potere.
Personaggi civili nel mirino
La repressione si è estesa anche al di fuori dell’esercito. L’ex primo ministro civile Choguel Kokalla Maïga e diversi suoi collaboratori sono stati arrestati all’inizio di questo mese nell’ambito di indagini finanziarie relative al suo mandato, secondo l’Ufficio del procuratore economico e finanziario del Mali.
Relazioni tese con Parigi
Questi sviluppi segnano l’ultima escalation delle già tese relazioni tra Bamako e Parigi. Dopo i colpi di Stato militari del 2020 e del 2021, i rapporti con la Francia, ex potenza coloniale, si sono progressivamente deteriorati, mentre la leadership di transizione guidata dal colonnello Assimi Goïta ha virato verso una più stretta cooperazione con la Russia.
Con la Francia che ora preme per il rilascio del diplomatico detenuto, lo stallo rischia di acuire le tensioni tra la giunta maliana e i suoi partner occidentali in un momento di crescente incertezza politica e fragilità della sicurezza.
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