Analisi e studi
Mai dalla parte del popolo e della Costituzione, sempre da quella della finanza e dei mercati. L’estinzione auto-gestita del Partito Democratico (di Giuseppe PALMA)
Mentre i soccorritori estraevano i 41 corpi senza vita dalle macerie di ponte Morandi a Genova, alcuni esponenti del Partito democratico pensavano ai mercati. Non ci credete? Eppure è così. La tragedia avveniva il 14 agosto. Leggete cosa scriveva su TW il deputato Pd Luigi Marattin (già consigliere economico del Governo Renzi) il giorno stesso e due giorni dopo l’accaduto, coi cadaveri ancora sotto le lamiere e il cemento
Ogni commento è superfluo.
Fischiati ai funerali di Stato di sabato 18 agosto a Genova, detestati da un popolo infuriato nei loro confronti ma pur sempre civile nella protesta, dal Nazareno davano incredibilmente la colpa ai social network o addirittura a fantasiose “claque organizzate”.
Ecco cosa scriveva sul punto Michele Anzaldi, deputato Pd
Insomma, il Partito democratico ha perso ogni contatto con il popolo ed è destinato ad estinguersi per sua stessa scelta.
E come se non bastasse, proprio ieri l’ex Presidente del Consiglio dei ministri Paolo Gentiloni si complimentava con Tsipras per essere uscito dal programma messo in atto dalla Troika negli ultimi anni. Peccato che abbia dimenticato di dire che della Grecia non resta più nulla. Un Paese completamente distrutto, con livelli di mortalità infantile da medioevo, sanità allo stremo e pensioni da fame, da terzo mondo. Ma per il Pd è pur sempre il più grande successo dell’euro, in stile Mario Monti. Insomma, l’operazione è perfettamente riuscita ma il paziente è morto
Oggi l’ennesima dimostrazione che il Partito democratico, indegno erede del PCI e della sinistra DC, sta dalla parte dei mercati e della finanza, mai da quella dei lavoratori e dei diritti fondamentali. Ecco una critica del tutto pretestuosa da parte dell’On.Le Lia Quartapelle nei confronti del ministro per gli affari europei Paolo Savona (che è pur sempre uno dei maggiori esperti al mondo di politica monetaria), con la quale la parlamentare Pd adduce l’incredibile argomentazione che lo Stato deve comportarsi come un buon padre di famiglia, cioè spendere nei limiti delle sue entrate. In altre parole fare pareggio di bilancio, una follia economica che non solo è palesemente contraria ai principi inderogabili della Costituzione primigenia, ma è in grado di condurre gli Stati verso un irreversibile disastro sociale ed economico. Purtroppo, sotto il ricatto dello spread, il vincolo del pareggio di bilancio l’Italia lo ha pure inserito in Costituzione nel 2012 (Legge costituzionale n. 1/2012), calpestando violentemente i principi supremi della Costituzione del 1948. Questo la deputata Quartapelle lo sa? In seconda approvazione, cioè quella più importante perché se si raggiunge la maggioranza dei 2/3 dei componenti di Camera e Senato non si procede a referendum popolare confermativo (art. 138 della Costituzione), votarono a favore Partito democratico, Popolo delle libertà (con qualche eccezione) e centristi (Udc di Casini e il nuovo partito di Fini, Fli).
“Evitare di spendere più delle entrate” significa, appunto, fare pareggio di bilancio. Il che vuol dire che lo Stato deve spendere in misura pressoché equivalente a quello che incassa, lasciando ZERO ricchezza a cittadini e imprese, cioè praticamente niente nell’economia reale.
Per chi volesse approfondire l’argomento, ecco tre miei articoli in cui evidenzio, seppur in breve, l’incompatibilità tra il vincolo del pareggio di bilancio e la Costituzione primigenia:
1) Giuseppe PALMA, Scenarieconomici.it, gennaio 2015: https://scenarieconomici.it/incompatibilita-art-1-costituzione-pareggio-bilancio-giuseppe-palma/
2) Giuseppe PALMA, La Verità, gennaio 2017:
http://lacostituzioneblog.com/2017/02/15/il-pareggio-di-bilancio-in-costituzione-rende-litalia-schiava-di-bruxelles-articolo-di-giuseppe-palma-pubblicato-su-la-verita-il-29-gennaio-2017/
3) Giuseppe PALMA e Paolo BECCHI, Libero, dicembre 2017: https://www.liberoquotidiano.it/news/politica/13288787/paolo-becchi-con-vincolo-pareggio-bilancio-italia-destinata-declino-.html
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Forse l’On.Le Quartapelle non sa che il nostro Paese, al netto degli interessi passivi sul debito pubblico, sono ben 27 anni che fa addirittura avanzo primario, cioè – detta brutalmente – lo Stato incassa di più di quello che spende, tagliando non solo le voci di spesa pubblica più sensibili, ma erodendo soprattutto la ricchezza privata (cioè massacrando cittadini e imprese). Concetti evidentemente sconosciuti alla deputata Pd, nonostante sia laureata in economia (oltre che ricercatrice).
Ma che il Partito democratico fosse passato dall’avere come punto di riferimento invece che la Costituzione primigenia, di impostazione keynesiana, le folli teorie ordoliberiste, ce lo dimostra il solito Luigi Marattin, che sempre su TW scriveva qualche anno fa
Anche qui ogni commento sarebbe superfluo.
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Insomma, il Partito democratico fa di tutto per non confrontarsi con la realtà. Ciò produrrà, inevitabilmente, una sua estinzione per via democratica. E se anche cambiasse nome o veste, il popolo ne riconoscerà ugualmente il corpo e il volto. Lo ripeto: sempre dalla parte del capitale internazionale e dei mercati, mai da quella dei lavoratori e dei diritti fondamentali sanciti in Costituzione! Questo è oggi il Pd e, più in generale, la sinistra italiana.
Del resto, se le forze “progressiste” italiane (oggi Pd e LeU) si confrontassero con i reali problemi del Paese e coi loro errori, comprendendo che hanno calpestato soprattutto il principio supremo che la sovranità appartiene al popolo e non ai mercati o allo spread, ben presto si troverebbero a dover fare i conti con una terribile presa di coscienza: aver tradito il Paese e la sua Costituzione!
Avv. Giuseppe PALMA
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