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Macron flette i muscoli: ecco l’ASMPA-R, il missile da crociera nucleare “rinnovato” che vola a Mach 3
La Francia testa il suo nuovo missile nucleare ASMPA-R: ha una gittata maggiore (600 km) e vola a Mach 3. Parigi modernizza la sua deterrenza in attesa dell’ipersonico.

Parigi alza il velo (finalmente) sulla sua deterrenza. Le autorità francesi hanno diffuso le prime immagini nitide e ufficiali dell’ASMPA-Renové (ASMPA-R), l’ultima versione del loro missile da crociera nucleare con propulsione ramjet (statoreattore).
Non si tratta solo di prototipi o promesse: il missile è già in servizio attivo. Dopo essere entrato nell’arsenale dell’Aeronautica militare (Forces Aériennes Stratégiques, FAS) nel 2023, ora è stato confermato il suo ingresso ufficiale, il 10 novembre, anche nella Marina (Force Aéronavale Nucléaire, FANU).
Per celebrare l’occasione, un caccia Rafale M della Marina ha condotto un lancio di prova (senza testata, ovviamente) nell’ambito dell’Operazione Diomede. Un test definito “rappresentativo di un raid nucleare”, come ha sottolineato la Ministra delle Forze Armate, Catherine Vautrin.
Sebbene l’Aeronautica lo avesse già testato lo scorso anno, le immagini diffuse allora erano state completamente sfuocate, lasciando molto all’immaginazione. Ora, con l’adozione da parte della Marina, Parigi mostra le sue carte.
Cosa cambia (e cosa no)
A prima vista, l’ASMPA-R “rinnovato” è esternamente molto simile al suo predecessore, l’ASMP-A (Amélioré), in servizio dal 2009. Entrambi presentano le caratteristiche prese d’aria centrali per il sistema ramjet. L’unica differenza esteriore evidente risiede nelle pinne caudali: il modello ‘A’ le aveva più piccole al posteriore e più grandi poco più avanti; il modello ‘R’ sembra invertire questa configurazione. Il motivo? Probabilmente finezze aerodinamiche per ottimizzare il nuovo profilo di volo.
Le vere novità, tuttavia, sono sotto la scocca. Sebbene le specifiche ufficiali siano classificate, i report indicano miglioramenti significativi:
- Gittata: Aumentata. Si stima un passaggio dai 500 km (310 miglia) del vecchio ASMP-A ai circa 600 km (372 miglia) del nuovo ASMPA-R.
- Velocità: Invariata. Il missile mantiene la sua impressionante velocità di picco di Mach 3.
- Testata: Qui c’è più incertezza. Alcune fonti suggeriscono che mantenga la stessa testata TNA (Tête Nucléaire Aéroportée) del modello precedente, mentre altre ipotizzano una versione modernizzata. La TNA è un ordigno “dial-a-yield”, ovvero a potenza selezionabile, con impostazioni che variano da 100 a 300 kilotoni.
Il contesto: una deterrenza a tutto tondo
L’ASMPA-R non è un’arma nata da zero, ma un programma di estensione della vita operativa (un “rinnovo”, appunto) del missile ASMP-A. Questo vettore, lanciato dai caccia Rafale (sia dell’Aeronautica che della Marina), costituisce la “gamba” aerea della force de frappe francese, che si basa su una diade strategica (componente aerea e componente sottomarina).
A tal proposito, è bene ricordare che la portaerei francese Charles de Gaulle è l’unica nave di superficie in ambito NATO attualmente nota per essere in grado di ospitare armi nucleari, sebbene non conduca pattugliamenti di routine con i missili ASMP a bordo.
La modernizzazione della deterrenza è una priorità strategica (e di spesa) per Parigi. L’arrivo dell’ASMPA-R segue di poco l’entrata in servizio, il mese scorso, del nuovo missile balistico M51.3, lanciato dai sottomarini classe Triomphant, che costituisce la gamba marittima della diade.
Il futuro è (ipo)personico
E non è finita. L’ASMPA-R è progettato per colmare il divario tecnologico in attesa del vero successore: l’ASN4G (Air-Sol Nucléaire de 4ème Génération). Questo futuro missile, atteso per il 2035, utilizzerà un motore scramjet e sarà capace di raggiungere velocità ipersoniche, tipicamente definite come superiori a Mach 5.
Questo attivismo francese si inserisce in un contesto geopolitico in rapida evoluzione. Il presidente Macron ha già annunciato l’istituzione di una quarta base aerea con capacità nucleare. Inoltre, a luglio, Francia e Regno Unito hanno siglato un accordo per coordinare le loro forze di deterrenza.
Negli ultimi anni, complici le tensioni derivanti dal conflitto in Ucraina e l’aggressività russa, si nota una “nuova franchezza” generale all’interno della NATO riguardo l’importanza delle armi nucleari come strumento di deterrenza. La Francia, in questo scenario, si assicura di avere il suo arsenale lucido e pronto.
Domande e risposte
Qual è la differenza principale tra il vecchio missile ASMP-A e il nuovo ASMPA-R? La differenza più significativa è la gittata. Sebbene esternamente siano molto simili (a parte una diversa configurazione delle pinne caudali), il nuovo ASMPA-R può colpire obiettivi a circa 600 km di distanza, contro i 500 km del predecessore. Entrambi mantengono una velocità massima di Mach 3. Si tratta quindi di un aggiornamento per estendere la vita operativa e l’efficacia dell’arma in attesa di un modello di nuova generazione.
Perché la Francia sta potenziando proprio ora i suoi missili nucleari? Questo potenziamento fa parte di un piano di modernizzazione a lungo termine dell’intero deterrente nucleare francese (la “force de frappe”), che include anche i missili M51.3 lanciati da sottomarini. Il contesto geopolitico attuale, con le tensioni crescenti ai confini della NATO e i dubbi sulla stabilità globale, ha semplicemente accelerato la necessità di mostrare un deterrente credibile, efficiente e tecnologicamente aggiornato.
Questo missile ASMPA-R è l’arma definitiva per la Francia? No, è considerato un’arma “ponte”, ovvero un aggiornamento di metà vita. La Francia sta già investendo e sviluppando attivamente il suo successore, l’ASN4G. Quest’ultimo rappresenterà un salto tecnologico notevole, poiché si prevede che utilizzi un motore scramjet per raggiungere velocità ipersoniche (superiori a Mach 5). Il suo ingresso in servizio è previsto per il 2035.










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