Energia
Lukoil vuole tornare sul mercato americano. Ci si prepara al dopoguerra?
Litasco, la filiale di trading di Lukoil, vuole rientrare nei mercati americani, per ora non commerciando petrolio russo, ma proveniente da altre realtà. Nello stesso tempo però potrebbe essere anche un segno positivo che la guerra sta per finire
Litasco, la società internazionale di commercio e spedizione di petrolio di proprietà della compagnia petrolifera russa Lukoil, sta cercando di ricostruire la propria attività nelle Americhe predisponendo linee di credito e prendendo le distanze dal commercio petrolifero russo e dalla sua casa madre, hanno dichiarato a Reuters fonti vicine a Litasco .
Litasco e Lukoil non sono state sanzionate dagli Stati Uniti nell’ambito delle sanzioni ad ampio raggio contro le società energetiche russe. Gli Stati Uniti e i loro alleati occidentali stanno cercando di soffocare le entrate di Vladimir Putin derivanti dalle esportazioni di energia, la più importante fonte di reddito per il bilancio di Mosca.
Nonostante né la Litasco, società con sede in Svizzera, né la Lukoil siano sulla lista delle sanzioni, le linee di credito internazionali alla società commerciale si sono prosciugate fino a quasi azzerarsi, secondo le fonti di Reuters. Banche, assicurazioni e altri operatori del settore petrolifero hanno comunque evitato di fare affari con Litasco, per paura di future sanzioni contro la società o Lukoil, e per timori di immagine, dato che molti operatori hanno cercato di prendere le distanze dal commercio di petrolio e prodotti petroliferi russi.
Una fonte ha dichiarato a Reuters che Litasco sta cercando di prendere le distanze dalla casa madre russa Lukoil, il secondo produttore di petrolio in Russia dopo Rosneft, controllata dallo Stato. Altri hanno aggiunto che Litasco opera in modo indipendente dalla sua società madre.
Litasco sta ora cercando di ricostruire la sua attività di commercio di petrolio e carburante nelle Americhe settentrionali, centrali, meridionali e nei Caraibi, ha detto una delle fonti.
Tutte e tre le fonti hanno dichiarato a Reuters che l’unità di Litasco con sede negli Stati Uniti, Lukoil Pan Americas, non commercia in carichi di petrolio di origine russa.
Oltre a prendere le distanze dal commercio di petrolio russo, Litasco ha già ottenuto oltre 2 miliardi di dollari di linee di credito aperte che sosterranno i suoi scambi, secondo le fonti.
Queste linee di credito mettono “la società in una solida posizione finanziaria per riattivare l’attività che è stata praticamente inattiva negli ultimi due anni”, ha detto una fonte a Reuters.
Questo però potrebbe essere anche il segno di una possibile distensione che, dopo le elezioni negli USA, potrebbe portare a colloqui per il cessate il fuoco e, quindi, per un ritorno alla normalità commerciale, o quasi. Potreebbe essere un alto segno di una situazione che, lentamente, potrebbe migliorare Litasco
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