Attualità
L’UE approva il piano tedesco per sovvenzionare 10 GW di nuova capacità elettrica a gas
La transizione verde tedesca va a gas
Le autorità di regolamentazione della concorrenza dell’UE hanno approvato in via informale un piano tedesco per offrire un sostegno statale a una nuova capacità di produzione di energia elettrica a gas naturale di 10 gigawatt (GW), che contribuirebbe a stabilizzare la rete in un momento in cui la più grande economia europea sta incrementando le energie rinnovabili, hanno dichiarato venerdì a Reuters fonti governative e industriali a conoscenza delle trattative.
All’inizio di quest’anno, il governo tedesco ha dichiarato che avrebbe indetto una gara d’appalto per 10 GW di nuova capacità a gas naturale da centrali elettriche che potrebbero essere convertite all’idrogeno nel 2030, nell’ambito dei piani per garantire una fornitura stabile di energia elettrica con la crescita della produzione e delle installazioni di energia eolica e solare.
Il Ministero dell’Economia ha dichiarato a febbraio che il Cancelliere tedesco Olaf Scholz, il Ministro dell’Economia Robert Habeck e il Ministro delle Finanze Christian Lindner avevano concordato un programma con il quale il governo federale avrebbe finanziato le nuove centrali a gas con i fondi del Fondo per il clima e la transizione.
Secondo alcune fonti, il piano tedesco ha ottenuto l’approvazione informale delle autorità europee per la concorrenza, mentre l’approvazione ufficiale da parte dell’UE in base alle norme sugli aiuti di Stato dovrebbe essere finalizzata nelle prossime settimane.
La Germania, che l’anno scorso ha chiuso tutte le centrali nucleari rimaste, sta ora cercando di bilanciare i sistemi di generazione e trasmissione con nuove centrali a gas, che però dovranno essere pronte per essere convertite all’idrogeno in un momento compreso tra il 2035 e il 2040, ha dichiarato il ministero dell’Economia.
La politica energetica tedesca degli ultimi due anni si è discostata da quella di molte economie sviluppate. La prima economia europea ha l’obiettivo di essere neutrale dal punto di vista delle emissioni di anidride carbonica entro il 2045 e di aumentare la quota di energie rinnovabili nella produzione di energia elettrica all’80% entro il 2030, rispetto all’attuale 50% circa.
Mentre altre economie sviluppate – persino il Giappone – puntano nuovamente sul nucleare per incrementare l’elettricità a zero emissioni e ridurre la dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili, l’anno scorso la Germania ha chiuso tutte le sue rimanenti centrali nucleari.
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