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L’Ucraina rinforza la flotta aerea con MiG-29 “segreti” dall’Azerbaijan

Una foto spia rivela un’inattesa fonte di supporto per Kyiv: aerei da combattimento forniti dall’Azerbaijan. Questo trasferimento svela le tensioni crescenti tra Baku e Mosca e l’evoluzione delle alleanze geopolitiche.

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In un contesto di guerra prolungata, l’Ucraina continua a rafforzare la sua flotta aerea con risorse inaspettate. Recentemente, è emersa una prova che l’Aeronautica ucraina ha integrato i propri MiG-29 Fulcrum, duramente provati dal conflitto, con aerei provenienti da una fonte sorprendente: l’Azerbaijan.

Sebbene il numero di velivoli coinvolti non sia elevato, ogni aggiunta è preziosa per Kyiv, che ha già ricevuto donazioni da Polonia e Slovacchia e che ha subito una costante erosione della sua capacità aerea dall’inizio dell’invasione russa su larga scala nel febbraio 2022. Questo fatto  riflette le crescenti frizioni tra Baku e Mosca, con l’Azerbaijan che sembra distanziarsi dal Cremlino per avvicinarsi a nuovi alleati.

La scoperta è partita da una foto circolata sui social media, che mostra un MiG-29 monoposto ucraino con la caratteristica mimetica azera: una combinazione di blu, grigio e viola-grigio. L’immagine, di data e luogo sconosciuti, ritrae l’aereo in missione di combattimento, armato di missili aria-aria R-27 (AA-10 Alamo) a medio raggio e R-73 (AA-11 Archer) a corto raggio. Sebbene non si possa escludere una manipolazione, non ci sono indicazioni che non sia autentica. Questa è la prima conferma visiva di rapporti precedenti su MiG-29 azeri in servizio ucraino.

Per capire come questi aerei siano finiti in Ucraina, dobbiamo tornare all’estate 2022. L’account Twitter @Caucasuswar ha pubblicato una foto di tre MiG-29 azeri in riparazione presso lo Stabilimento Statale di Riparazione Aeronautica di Lviv, in Ucraina. Questi velivoli erano rimasti bloccati nel paese dopo l’invasione russa, e sembrano essere passati sotto controllo ucraino. Non è chiaro se siano stati donati, venduti o semplicemente sequestrati e incorporati nelle forze armate di Kyiv.

Questo schema mimetico è in uso solo con l’aeronautica azera

Almeno uno di essi è sopravvissuto all’attacco russo del marzo 2022 sullo stabilimento di Lviv, che ha distrutto un grande hangar e causato altri danni, come confermato da immagini satellitari. Lo stabilimento di Lviv era un obiettivo prioritario per Mosca, essendo l’unico in Ucraina in grado di effettuare manutenzioni pesanti sui MiG-29, servendo sia l’Aeronautica locale che clienti esteri come l’Azerbaijan.

Interessante è il background storico di questi aerei. L’Azerbaijan, ex repubblica sovietica sul Mar Caspio, confinante con Georgia e Armenia, non ereditò MiG-29 dalle scorte sovietiche. Ne acquisì circa 15 usati dall’Ucraina stessa, con consegne iniziate nel 2007 dopo revisioni a Lviv, inclusi modesti aggiornamenti. Tra il 2015 e il 2017, questi Fulcrum parteciparono a esercitazioni congiunte con l’Aeronautica turca, uno dei principali alleati di Baku. Le manutenzioni continuarono a Lviv fino al 2017, creando un legame tecnico che ha facilitato il trasferimento attuale.

Questa vicenda si inserisce in un quadro di relazioni tese tra Azerbaijan e Russia. Secondo il think tank statunitense Carnegie Endowment for International Peace (CEIP), l’arresto di decine di azeri etnici in Russia quest’estate, seguito da pestaggi e la morte di almeno due persone, ha provocato una forte reazione da Baku. L’Azerbaijan ha accusato le forze di sicurezza del Cremlino di omicidi deliberati e ha rafforzato le misure di sicurezza nei confronti della Russia. A ciò si aggiunge l’abbattimento accidentale di un aereo Azerbaijan Airlines da parte di militari russi nel 2024, che ha ulteriormente incrinato i rapporti.

Sebbene l’Azerbaijan sia stato un partner logistico chiave per la Russia dall’inizio dell’invasione, fornendo rotte alternative per il commercio, questi eventi suggeriscono un distacco crescente. Mosca non intervenne nella guerra del 2020 tra Azerbaijan e Armenia su Nagorno-Karabakh, né nel 2023 quando Baku prese il controllo della regione disputata. In parallelo, l’Azerbaijan ha espresso supporto vocale all’Ucraina e, secondo speculazioni, fornito aiuti “non ufficiali” come bombe guidate, mortai da 82mm e carburante.

Per l’Ucraina, questi MiG-29 azeri si aggiungono a donazioni più consistenti. La Polonia ha trasferito 14 dei suoi 28 Fulcrum, mentre la Slovacchia ne ha forniti 13, di cui forse 10 modernizzati per il servizio attivo e 3 per parti di ricambio. Quattro MiG slovacchi sono stati consegnati in volo nel marzo 2023, segnando il primo trasferimento ufficiale di jet tattici a Kyiv. Oltre a questi, decine di aerei ucraini (inclusi Su-24 e Su-27) sono stati rimessi in servizio da magazzini.

F-16 Ucraino

Nonostante l’arrivo di F-16 e Mirage 2000 più avanzati, i MiG-29 rimangono cruciali: facili da mantenere, con ampie scorte di ricambi e personale addestrato. L’Ucraina ne aveva circa 50 operativi all’inizio della guerra, ma secondo Oryx, almeno 31 sono stati distrutti (la cifra reale è probabilmente più alta).

In conclusione, il trasferimento dei MiG-29 azeri sottolinea come la guerra stia ridisegnando alleanze geopolitiche. Per Baku, è un modo per distanziarsi da una Russia sempre più isolata; per Kyiv, un prezioso rinforzo in una lotta attritiva. Mentre le tensioni tra Azerbaijan e Mosca persistono, tali mosse potrebbero segnalare un riallineamento verso l’Occidente, con implicazioni economiche per il Caucaso e l’Europa orientale.

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