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L’Ucraina punta al Gripen E: firmata lettera d’intenti per 150 caccia. Ma chi paga?

L’Ucraina punta a 150 caccia Gripen E: firmato un accordo chiave con la Svezia. Un affare colossale per Saab, ma restano i nodi cruciali: chi paga e quando arrivano?

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Sembra che la lunga saga dei caccia svedesi per Kiev sia giunta a una svolta drammatica. Ieri, il Primo Ministro svedese Ulf Kristersson e il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in visita allo stabilimento Saab di Linköping, hanno firmato una lettera d’intenti (LOI) per “approfondire la cooperazione nel settore dell’aeronautica”.

Il fulcro dell’intesa è un potenziale accordo di esportazione che, se finalizzato, sarebbe colossale: si parla di una cifra “probabilmente tra i 100 e i 150 caccia” Gripen E.

Se l’affare andasse in porto, si tratterebbe della più grande commessa di armi mai siglata dalla Svezia e, per l’Ucraina, della prima acquisizione di caccia di nuova costruzione dalla sua indipendenza nel 1991. Un salto quantico rispetto agli F-16 e ai Mirage 2000 di seconda mano, pur preziosi, che stanno arrivando dagli alleati occidentali, ma ci sono ancora molti “Però”…

Saab Gripen E

La realtà dietro la firma: LOI non è contratto

Come spesso accade in questi annunci roboanti, è necessario un bagno di realismo. Quella firmata è, appunto, una “Lettera d’Intenti. Non è un contratto vincolante, ma un documento che stabilisce un quadro negoziale. I due ostacoli principali restano, e sono enormi: il finanziamento e le tempistiche.

Al momento, non è stato definito chi pagherà per questa flotta avveniristica.

Sui tempi, Kristersson ha parlato di circa tre anni per l’arrivo dei primi Gripen E nuovi di fabbrica. Zelensky, comprensibilmente, ha più fretta e ha espresso la speranza di vedere i primi velivoli svedesi operativi già dal 2026. Questo scarto temporale suggerisce una soluzione intermedia: la Svezia potrebbe fornire nel breve termine alcuni dei suoi Gripen C/D usati (si stima ne abbia circa 37 disponibili) per avviare l’addestramento, in attesa dei più moderni modelli E.

I piloti ucraini, del resto, hanno già iniziato a prendere confidenza con i Gripen C/D in Svezia fin dal 2023, e comunque gli standard del caccia svedese sono comunque coerenti con quelli degli altri paesi NATO.

Armamento possibile per il Gripen Jas-39

Perché proprio il Gripen? La superiorità tecnica per Kiev

Da tempo si discute del Gripen come soluzione ideale per il contesto ucraino. A differenza di molti jet occidentali, progettati per operare da basi aeree moderne e impeccabili, il Gripen è nato con una filosofia diversa, figlia della Guerra Fredda: la “dottrina delle operazioni austere”. Un caccia leggero, meno sofisticato, ma anche molto meno costoso rispetto a un Eurofighter o un F-16 ultima versione e pue con un costo per ora di volo molto inferiore.

Il caccia svedese è progettato specificamente per:

  • Operazioni disperse: Può decollare e atterrare da piste improvvisate, come tratti di autostrada o campi d’aviazione danneggiati.
  • Manutenzione rapida: È stato pensato per essere rifornito e riarmato in pochi minuti da squadre di terra ridotte, anche composte da coscritti. Il vantaggio di progettare armi per opporsi a grandi potenze con mezzi limitati, e non per fare marketing.
  • Efficienza: Il suo motore singolo (un derivato F404) è parco nei consumi rispetto ad altri caccia, un vantaggio logistico non indifferente.
  • Avionica moderna: È dotato di radar e sistemi di guerra elettronica avanzati.

Il Gripen , anche per la sua configurazione monomotore, ha un costo che è veramente frazionale rispetto alle alternative europee.

Saab Gripen EEurofighter
Costo per ora di volo Circa 4700 Usd per ora di volo Dagli 8000 ai 18000 Usd a seconda della configurazione
MotoriUnoDue

In pratica, il Gripen è progettato per fare esattamente ciò che l’aviazione ucraina è costretta a fare oggi per sopravvivere: spostare continuamente i velivoli per evitare che vengano distrutti a terra.

 

Non solo caccia: il “pacchetto completo” svedese

La mossa svedese è strategicamente completa. Oltre ai caccia, Stoccolma ha già promesso la donazione di due velivoli AEW&C (Airborne Early Warning and Control), i Saab 340 dotati di radar Erieye.

Saab 340 AE&W

Questi “AWACS in miniatura” sono un moltiplicatore di forza fondamentale. Potranno operare in sicurezza dalle retrovie, rilevando bersagli aerei e marittimi a lunga distanza e “passando” i dati direttamente ai Gripen in volo, che potranno così colpire restando il più possibile silenti.

Mentre gli F-16 e i Mirage 2000 rappresentano una toppa urgente per tappare i buchi lasciati dai vecchi MiG e Sukhoi di era sovietica, questo accordo per i Gripen E rappresenta la visione a lungo termine per la futura forza aerea ucraina.

Resta da superare l’ostacolo più grande. Non solo trovare i fondi e convincere la Saab (magari appoggiandosi alla linea di produzione brasiliana) ad accelerare la produzione, ma, molto più banalmente, sopravvivere a un conflitto esistenziale prima di poter mettere le mani su questi gioielli della tecnologia. Fra tre anni ci sarà ancora un’Ucraina che potrà acquistare i Gripen? Perché il futuro, ancora oggi, è molto incerto.

Domande & Risposte

1) Cosa significa esattamente “Lettera d’Intenti” (LOI)? L’accordo è sicuro? No, l’accordo non è affatto sicuro. Una Lettera d’Intenti (LOI) non è un contratto d’acquisto. È un documento pre-contrattuale che definisce l’intenzione delle parti di negoziare un accordo futuro. Stabilisce i punti chiave (in questo caso, il numero e il tipo di aerei) ma lascia aperte le questioni fondamentali, come il prezzo, le modalità di pagamento e i tempi di consegna. È un primo passo formale molto importante, ma la strada per vedere 150 Gripen a Kiev è ancora lunga e dipenderà interamente dalla definizione della copertura finanziaria.

2) L’Ucraina sta già ricevendo F-16. Perché volere anche i Gripen? Perché rispondono a esigenze diverse. Gli F-16 e i Mirage 2000 sono velivoli eccellenti ma “tradizionali”, che danno il meglio operando da basi aeree ben difese e mantenute. Il Gripen, invece, è stato progettato fin dall’inizio per la “guerra dispersa”: può usare piste corte e danneggiate (persino autostrade), richiede molta meno manutenzione a terra e può essere rifornito e riarmato rapidamente da team ridotti. Per un’aviazione come quella ucraina, costretta a nascondere i propri aerei e a spostarli di continuo, la filosofia “austera” del Gripen è tecnicamente ideale.

3) Che differenza c’è tra i vecchi Gripen C/D e i nuovi Gripen E che comprerebbe l’Ucraina? Sebbene sembrino simili, il Gripen E è considerato un aereo quasi completamente nuovo. Ha un motore più potente (il GE F414G), che garantisce migliori prestazioni. Può trasportare circa il 40% in più di carburante, aumentando notevolmente autonomia e raggio d’azione. Ha più punti d’attacco per le armi (10 contro 8), un radar AESA (a scansione elettronica attiva) molto più avanzato e una suite di guerra elettronica (EW) di nuova generazione. In sintesi, il Gripen E è più grande, più potente, vola più lontano e “vede” meglio del suo predecessore.

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