L’OPEC manterrà i tagli volontari alle produzione almeno fino a fine luglio

Fonti anonime all’interno dell’OPEC hanno rivelato domenica che alcuni membri e alleati dell’OPEC, guidati dalla Russia, hanno raggiunto un accordo per prolungare le riduzioni volontarie della produzione di petrolio dal primo trimestre al secondo trimestre del 2024.

Questi tagli, inizialmente per un totale di circa 2,2 milioni di barili al giorno (bpd), sono stati approvati dall’OPEC+ a novembre, con l’Arabia Saudita che ha dato l’esempio estendendo la propria riduzione volontaria. L’OPEC+ ha attuato riduzioni successive della produzione a partire dalla fine del 2022 per stabilizzare il mercato in seguito all’aumento della produzione da parte di produttori non membri, come gli Stati Uniti, e alle preoccupazioni sulla domanda dovute all’aumento dei tassi di interesse nelle principali economie. L’osservatore dell’OPEC Amena Bakr ha confermato la notizia domenica in un breve tweet:

Opec extends voluntary cuts for another quarter #OOTT #opec

— Amena Bakr (@Amena__Bakr) March 3, 2024

Gli analisti del petrolio, per la maggior parte, si aspettavano l’estensione. Mentre alcuni opinionisti sostenevano che alcuni membri dell’OPEC+ avrebbero cercato di aumentare l’offerta con un prezzo del Brent superiore agli 80 dollari, sembra che l’OPEC+ rimanga cauta nel riportare l’offerta aggiuntiva a causa dell’incertezza sulla domanda in Cina.

Guardando al futuro, la prossima riunione dell’OPEC a giugno fornirà indicazioni su come l’OPEC percepisce la crescita della domanda in Asia alla fine del 2024 e nel 2025. Finora il gruppo di produttori è riuscito ad allineare i propri interessi, ma mantenere questa unità potrebbe diventare più difficile se l’aumento previsto della domanda si concretizzerà nel corso dell’anno.

Se non vi fosse una ripresa della domanda o, addirittura, vi fosse un aumento di produzione nei paesi non Opec, a questo punto il taglio delle quote perderebbe il proprio effetto.