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LOGICO RISPONDERE AI DAZI USA CON I DAZI EUROPEI. TANTO IL LUSSEMBURGO NON PRODUCE NULLA

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Cari amici,

gli USA hanno deciso di imporre dazi del 25% sull’acciaio e del 10% sull’alluminio, a causa della necessità di salvare questi settori industriali definiti strategicamente importati.

Ora due rapidissime informazioni che vi saranno utili per capire quanto questo possa pesare sul commercio internazionale.

Prima di tutto ecco un grafico (zerohedge) che ci indica i principali esportatori negli USA di acciaio ed alluminio:

Ricordiamo che Canada e Messico sono esentate dai dazi perchè parte del NAFTA, il patto di libero commercio nord Americano, anche se questa esenzione può non essere permanente perchè legata al successo delle prossime ridiscussione dell’accordo.

Ora Junckers e la Commissione parlno di contro dazi mirati a zone che hanno votato per Trump, come il Tennesse (Jack Daniel’s Bourbon) o le motociclette Harley Davidson.

Quanto è intelligenti e realistica questa mossa di Junckers, quanto può portare risultati positivi ? Che senso ha provocare Trump in modo diretto? Lo vediamo da un altro grafico di Zerohedge che presenta i saldi commerciali dei principali partner degli USA:

L’interscambio USA Europa è il più elevato, ma gli USA sono anche i maggiori importatori dall’Unione, importando circa il doppio di quanto esportano. L’astuta mossa di Junckers quindi va a dare un calcio al nostro miglior cliente, a cui vendiamo molto più di quanto compriamo. Un comportamento veramente intelligente che, probabilmente , pagheranno le aziende europee, italiane in primis.

Probabilmente Juncker può permettersi di proporre questi contro dazi solo perchè lo stato da cui proviene , il Lussemburgo, non produce assolutamente nulla se non gli elusori fiscali.

 


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