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Attualità

Logica classica e pattume contemporaneo

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Checché ne pensi la sorella di Zuckerberg che vorrebbe, abolirla perché reazionaria, la cultura classica e più precisamente la filosofia qualcosa insegna: ad esempio il principio di non contraddizione.

Da anni ormai l’emigrazione di massa viene proposta secondo due direttive, la terza che è inevitabile, è talmente evidente che è uan balla che non ne discuto, (i flussi con la Libia) si son fermati dopo che è stato chiaro lo stop alle navi ONG).
La Prima è che è un vantaggio per noi perché i nuovi arrivati pagheranno le pensioni e faranno i lavori che gli italiani non fanno più, che arrivano forze fresche che aiuteranno la nostra economia in crisi per denatalità.

Quando i tassi di disoccupazione e l’andamento delle cose smentiscono la tesi si passa alla seconda: il ricatto morale.
L’immigrazione è un costo ma dobbiamo subirlo perché è nostro dovere impedire che i poveri “migranti” anneghino e che ritornino in situazioni di pericolo o comunque svantaggiate.

Mi pare che le due motivazioni siano leggermente in contraddizione tra loro o noi ci prendiamo le forze migliori del terzo mondo ed in qualche modo lo svantaggiamo avvantaggiando noi oppure cui stiamo prendendo a carico una massa di persone che dovremmo mantenere perché non abbiamo lavoro da dargli ed in questo caso svantaggiamo gli italiani.

In realtà c’è una terza risposta che non si può dire.
L’emigrazione di massa è un peso per la stragrande maggioranza degli italiani, ma è un vantaggio per una minoranza: per chi lucra nelle Coop, per chi vuole far abbassare i salari degli italiani, per la finanza internazionale che si libera di masse di disoccupati nei paesi dove ha acquisito vasti latifondi da adibire a latifondi, per il PD che spera di acquisire nuovi elettori ad esempio.

In fondo la logica aristotelica insegna qualcosa, magari è proprio per questo che la sorella di Zuckerberg la definita reazionaria… ti spinge a reagire.


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