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L’OFFENSIVA DEL FANGO DELLA STAMPA TEDESCA CONTRO LA FIAT

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BERLIN - FEBRUARY 07:  An vehicle's exhaust pipe releases fumes on February 7, 2007 in Berlin, Germany. The European Commission announced new carbon dioxide (CO2) targets for car makers which the European Automobile Manufacturers Association said it could not agree with, stating they are "unbalanced and damaging to the European economy in terms of wealth, employment and growth potential."  (Photo by Andreas Rentz/Getty Images)

 

Chi ci legge sa che noi non siamo particolarmente teneri con il gruppo FIAT e con Marchionne. Le furbizie per cui l’ex casa italiana ha sede in Olanda e paga le tasse nel regno Unito proprio non ci piacciono, soprattutto quando , nonostante questa esterovestizione, ci si appella al “Made in Italy”per un macchina prodotta in Turchia. 

Nello stesso momento i comportamenti vili  di una bella parte della stampa tedesca e perfino di una parte del governo  lasciano basiti. 

La scorsa settimana si è assistito ad una offensiva vera e propria della stampa germanica contro il gruppo FCA, con la messa sotto accusa delle emissioni di diversi modelli e quindi una accusa contro i controlli svolti da parte della Motorizzazione Civile italiana all’atto dell’omologazione.

Il ministro dei trasporti federale Alexander Dobrindt la scorsa settimana ha sollevato dubbi riguardo prima la correttezza dei gas di scarico della Opel Zafira, quindi di diversi modelli del gruppo Fiat, primo fra tutti la Fiat 500X,  lamentandosi inoltre fortemente per la “Mancata collaborazione” degli organi direttivi della casa: infatti i dirigenti a Torino hanno risposto al ministero dei trasporti tedesco in modo piuttosto secco , affermando che competente per le immatricolazioni del gruppo FIAT è la Motorizzazione Civile italiana, che questa compie i test ed ha tutta la documentazione ufficiale .

Naturalmente la stampa tedesca si è lanciata a peso morto su questo scontro, accusando la Fiat, e quindi indirettamente la Motorizzazione Civile, di essere brutta, sporca e cattiva. La questione si è spostata in parlamento dove il leader dei verdi ha chiesto il blocco delle vendite per la 500 X.

Il tutto però si sta tramutando in un colossale boomerang. Infatti:

a) la Fiat è stata messa sotto accusa perchè utilizza lo stesso tipo di iniezione elettronica Bosch messo sotto accusa per la VW che quindi, come per la VW stessa, potrebbe avere il “Programma di inganno” che blocca le emissioni nei primi 20 minuti di test.  Però la Bosch è tedesca, ed il rischio è quello che la Fiat finisca per scegliere un altro fornitore per le componenti elettroniche…

b) Sia le autorità americane (Federal Motor Transport Authority) sia le autorità giudiziarie tedesche hanno confermato che solo i modelli VW utilizzavano il software truffaldino, ed i modelli Fiat risultano regolari.

Insomma Dolbrindt ha sollevato un inutile polverone che ha colpito tutto il sistema automobilistico , ma perchè ? Semplicemente per nascondere una clamorosa decisione della corte di giustizia di Monaco che ha obbligato un concessionario a ritirare un’auto del gruppo VW , una Seat per la precisione, restituendo il prezzo completo, in quanto non regolare alla vendita. Ormai sono stati nove i processi in cui la corte ha dato torto alla VW, e questo rischia di tramutarsi in un mare di restituzioni.

Ecco perchè il governo ha cercato di costruire una barriera di gas… di scarico!

 


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