Attualità
L’OCCIDENTE FINANZIA INDIRETTAMENTE IL TERRORISMO ?!Di Ubaldo Jovine
Quando vi dicono che l’Occidente sta combattendo il terrorismo islamico in nome della libertà e della democrazia, vi sta fondamentalmente raccontando un’enorme balla. In realtà i Paesi occidentali hanno fatto affari e continuano a fare affari con tutti gli Stati del Medio Oriente sospettati di finanziare il terrorismoi.
Uno dei maggiori finanziatori del terrorismo è il Qatar, il maggiore azionista della Borsa di Londra (London Stock Exchange) con il suo 10%. Tra i Paesi sospettati di doppiogiochismo che, pur facendo parte formalmente dell’alleanza anti-Isis, non ha ancora imposto una stretta alle donazioni individuali di ricchi petrolieri e principi del Paese.
Sempre il Qatar ha firmato una joint venture da 2 miliardi di € con il Fondo Strategico Italiano che fa capo alla Cassa Depositi e Prestiti (partecipata per l’80,1% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze).
Lo stesso Fondo Strategico Italiano ha costituito nel 2014 una società con un Fondoii(che ha a sua volta diverse partecipazioni in aziende italiane quali Metroweb, Ansaldo Energia, Valvitalia) di un altro Paese indicato come finanziatore dell’Isis, il Kuwait.
A settembre il nostro Premier Renzi ha firmato un’intesa proprio con il Primo Ministro del Kuwait in vista dell’ottenimento di una maxi-commessa per 28 velivoli da caccia Eurofighter firmata dal consorzio europeo – costituito da Italia, Regno Unito, Germania e Spagna – che vede impegnato il gruppo Finmeccanica con Alenia Aermacchi e Selex Es.
Conferma uno studio del Washington Institute per il Vicino Oriente: «Sono centinaia di milioni di dollari i versamenti compiuti da facoltosi uomini d’affari in Qatar e Kuwait a favore di al-Nusra e Isis». I fondi finiscono a una charity, un’organizzazione non governativa di beneficienza, che poi li gira a intermediari collegati al sedicente Califfato Islamico. La stessa pratica è stata attribuita anche ad alcune banche saudite e del Bangladesh (fonte QN). Dal Qatar e dal Kuwait arrivano quindi i soldi ai terroristi, e noi occidentali facciamo affari con loro per milioni e milioni.
Per non parlare dell’Arabia Saudita, il Paese partner economico e politico-strategico per l’Occidente – un ottimo compratore di armi americane ed europee – con il quale gli Stati Uniti hanno firmato recentemente una commessa da 1,29 miliardi di dollari per la vendita di “bombe intelligenti”. La stessa Arabia Saudita che frenava la guerra all’Isis proprio nel momento in cui il Presidente Obama dichiarava che avrebbe fatto di tutto per sconfiggerliiii.
Ma quale guerra al terrorismo se poi si fanno affari con tutti gli Stati sospettati di finanziare l’Isis?iv Come si sa, gli interessi economici prima di tutto, e se poi ci scappa qualche attentato come quello di Parigi, lo si consideri un semplice effetto collaterale.
i Ne ha parlato Joe Biden, vice-presidente degli Stati Uniti, in un discorso tenuto all’Università di Harvard, ha accusato i paesi alleati Usa nel Golfo – Turchia, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita e Qatar – di non fare abbastanza per combattere Isis e, peggio, di essere loro i finanziatori del gruppo che ha preso il posto di Al-Qaeda.
ii Fondo Strategico Italiano (FSI) e Kuwait Investment Authority (KIA) hanno costituito FSI Investimenti SpA (“FSI Investimenti”), una società con risorse pari a € 2,185 miliardi.
iii Vedi servizio: La7-La Gabbia.
iv http://www.mrctv.org/videos/former-british-intelligence-chief-speaks-substantial-and-sustained-saudi-funding-isis
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.