Attualità
Lo scandalo NORD LB: in Germania si salvano le banche senza neanche far finta di fare il BRRD
Uno dei paesi che maggiormente si è battuto contro l’intervento dello stato nel salvataggio delle banche, dopo il 2011, è stata la Germania. del resto lei, negli anni precedenti, si era sistemata il sistema bancario con una iniezione di capitali nel proprio sistema bancario pari al 8% del PIL tedesco. Eppure anche loro hanno i loro problemini. La banca pubblica, dei lander del Nord , Nord LB, era fortemente esposta per gli NPL nel settore dei noli navali.
Però la NORD LB è una banca pubblica, il cui azionariato fa riferimento ad un insieme di enti pubblici qui elencati:
Ora la banca è pubblica, ed è sanissima, non è vero ? Basta guardare l’ultimo bilancio ed il rating
Ed è quindi così buono che … Bisogna mettere 4 miliardi per evitare un intervento della BCE, quindi il commissariamento , quindi eventualmente il BRRD. Però la banca non è quotata sul mercato, quindi non si può fare un aumento di capitale, senza iniezione di denaro pubblico.
Con il controllo e la supervisione dello stato tutt gli enti pubblici partecipanti iniettano 4 miliardi di euro ….. Quindi….
Per Nord Lb è stata anche messa da parte un’offerta privata (da parte dei fondi Cerberus e Centerbridge) per lasciare campo libero a due Länder: Bassa Sassonia e Sassonia Anhalt, azionisti con il 65% di Nord Lb, verseranno 1,5 miliardi nella banca e daranno garanzie per 1 miliardo, mentre l’associazione delle casse di risparmio tedesche (Sparkassen), anch’esse controllate dal comparto pubblico, inietteranno 1,2 miliardi. E vai soldi pubblici versati senza passare per nessuna delle procedure . Eppure c’erano state diverse offerte private per subentrare nella banca, fra cui una di Commerzbank, ma dato che il settore navale si basa su questa società allora è ammesso versare 4 miliardi di dollari di denaro pubblico.
In Europa ci sono casi e casi. Quando i casi sono tedeschi, be, allora cambia tutto.
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.