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Lo sapevate che ora Google può “Essere cattiva”

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Il motto di Google alla sua nascita nel 2000 era stato semplice ed elegante “Don’t be evil” non essere cattivo. Una guida morale banale, ma che era anche una sorta di indicazione generale di comportamento per i suoi dipendenti: se dovete fare qualcosa siate buonie non danneggiate il prossimo.

SI trattava di una filosofia così diffusa da essere utilizzata, in una forma leggermente diversa, come chiave nella WiFi degli shuttle che portano i dipendenti del colosso a lavorare. Eppure la fase buonista è finita pure li.

Già con la nascita di Alphabet, la nuova holding di controllo, si era passati da “Don’t be evil” a “Do the right thing”, fai la cosa giusta, dove la cosa giusta viene, ovviamente, indicata dalla direzione, e “Non essere cattivo” era rimasta solo come motto della divisione Google. Poi, quest’anno, è completamente scomparso. Perchè ?

Prima di tutto c’è un problema pratico: What evil is ? Cos’è il male? si tratta di una definizione molto ampia, incerta, legata a definizioni di carattere filosofico difficili da definire.  Poi ci sono questioni più pratiche:

  • Google ha accettato di lavorare con il Dipartimento per la difesa USA nello sviluppo della Artificial Intelligence nel riconoscimento di cose e persone, e questo ha spinto molti dipendenti chiave ad allontanarsi;
  • Google è monopolista nel settore dei motori di ricerca con il 98% e si comporta da monopolista , facendo praticamente quello che vuole e , come dice la BBC, facendo il tracking dei telefoni anche con le apps  relative disattivate…

Ed ecco che la clausola “Don’t be evil” sparisce. Insomma Google non è più “Buona”, ma è una società normale. L’ideale morto, viva il denaro.

 


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