Attualità
Lloyds dichiara il mare della Guyana a rischio come il Mar Rosso
Lloyds, la compagnia assicurativa britannica, ha aggiunto la Guyana alla sua lista di rischio, che comprende anche il Mar Rosso e il Mar Nero, a causa delle crescenti tensioni militari.
Sebbene non vi sia alcuna minaccia immediata per il trasporto di petrolio in Guyana, il recente inasprimento delle relazioni bilaterali con il Venezuela è stato considerato un motivo sufficiente per l’aggiunta.
La disputa tra i due vicini risale alla fine del XIX secolo, quando un tribunale arbitrale assegnò alla Guyana il controllo di una regione chiamata Essequibo. Rappresenta due terzi del territorio totale del paese.
La disputa si è accesa quando gli Stati Uniti hanno revocato temporaneamente le sanzioni petrolifere nei confronti di Caracas nel tentativo di aumentare la fornitura di greggio pesante per le raffinerie della Costa del Golfo, ma anche incoraggiando le avventure politiche del venezuelano Maduro.
All’inizio di dicembre il Venezuela ha indetto un referendum sulla sua rivendicazione di sovranità sull’Essequibo e la maggioranza ha votato a favore. Questo ha scatenato la preoccupazione di una possibile invasione e le truppe venezuelane sono state ammassate al confine con la Guyana. Seguirono urgenti sforzi diplomatici che portarono a colloqui tra i due capi di stato.
Questi si sono conclusi con una nota positiva: entrambi si sono impegnati a non ricorrere alla forza per sostenere le rispettive rivendicazioni. Ciononostante, Lloyds ha ritenuto opportuno avvertire gli armatori che si spostano nella regione che la zona economica esclusiva della Guyana potrebbe non essere il luogo più sicuro del mondo.
La Guyana comunque ha chiesto aiuto al Regno Unito perché inviti Lloyds a riconsiderare questa decisione che aumenta notevolmente i costi di assicurazione marittima.
La notizia giunge mentre gli spedizionieri di tutto il mondo iniziano a evitare il Mar Rosso e il Canale di Suez a causa della serie di attacchi missilistici e di droni contro le navi dell’area da parte degli Houthi yemeniti.
All’inizio della settimana anche BP ha dichiarato che le sue petroliere non utilizzeranno più la rotta fino alla fine degli attacchi. Ciò ha provocato una rapida reazione da parte degli Stati Uniti, che hanno annunciato una coalizione per rafforzare la presenza militare internazionale nel Mar Rosso, al fine di garantire una maggiore sicurezza per le navi che ancora utilizzano questa rotta, che gestisce circa il 14% del commercio globale.
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