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L’ITALIA STA CON TRUMP di Francesca Romana Fantetti

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A pochi mesi dalla elezione a presidente degli Stati Uniti, Donald Trump fa quello che per anni i suoi predecessori non sono riusciti a fare, cioè abbassa la tassazione. La vittoria di Trump è oggi la legge di riforma fiscale. La maggiore riforma fiscale statunitense dagli anni ottanta ad oggi.

Trump perfezionerà con la propria firma il testo del taglio delle imposte già prima di Natale. Era una sua promessa elettorale, oggi brillantemente mantenuta. Si tratta di una legge storica per le famiglie americane, i lavoratori e le imprese, per il “business” statunitense, per un grande Paese in cui la disoccupazione continua a scendere, i mercati sono ai record e gli stipendi cominciano a salire. Tagliando le tasse e riformando il sistema progressivamente, Trump sta iniettando carburante ai massimi dentro al motore della economia americana, che crescerà.

In sostanza con la riforma sono state tagliate le tasse alle aziende che vedranno passare l’imposta sul reddito dal 35 al 21 per cento. Per gli individui si passerà dalla attuale aliquota massima del 39,6 al 37 per cento. Nel frattempo Nikki Haley, ambasciatrice per Trump all’Onu, ha a muso duro comunicato che gli Stati Uniti taglieranno i fondi ai Paesi che all’Onu non hanno sostenuto la mozione non vincolante americana riguardante il riconoscimento di Gerusalemme quale capitale di Israele.

A ragione cioè gli Stati Uniti “risparmieranno” i propri soldi e fondi all’Onu dato che non è nè giusto nè opportuno sovvenzionare con propria liquidità chi, già abbondantemente aiutato, pretende di votare contro. Ridicolmente l’Italia dei mai eletti è per la Palestina e male ce ne incoglierà. Bisogna correre in Italia al voto finora impedito ed ostacolato dalla sinistra mai scelta dagli italiani e disfarsi delle zavorre dei sinistri sinistrati e correre a dare sostegno ed appoggio a Nikki ed a Trump.

L’Italia si disfi e liberi al più presto dei responsabili Pd del disastro, bancario e altro, e faccia rispondere dei reati e delle conseguenze ed effetti penali di quanto commesso da Renzi-Boschi e compagni i quali hanno utilizzato, così come stanno utilizzando, strumentalmente la cosa pubblica per i loro miseri e penosi interessi personali, politici così come economici, per lucrare ed occupare posti pubblici contro ed in danno degli italiani tutti e dell’Italia.

Riguardo all’Europa franco-tedesca, sta al momento “invadendo” la Polonia! Ha preteso infatti di contestare a Varsavia la riforma della giustizia nazionale avviando, per la prima volta a tale proposito, sanzioni che le inibirebbero il diritto di influire in Europa. Al peggio cioè non c’è mai fine.

E l’Europa a trazione Macron- Merkelliana non si risparmia in tal senso, non risparmiando neanche niente, in termini di stoltezza e vergogna, a noi tutti. Ma, sia chiaro, che rilevanza si vuole abbiano le impraticabili ed inattuabili sanzioni vergate da questa microba e miope, stolta Europa franco-tedesca? Nessuna. In compenso questa Europa, dove agisce ed opera, soffia sui problemi più grandi e gravi che non tarderanno ad arrivare. Con effetti per tutti.

Si voti presto in Italia, e la Corte Costituzionale corregga l’attuale nuova legge elettorale in maniera tale da fare corrispondere pienamente il diritto di voto degli italiani con la reale loro volontà e rappresentanza eletta, cioè nessun collegio e politico “protetto”. Si “fotografino” la volontà e le scelte del popolo italiano, senza i trucchi della legge elettorale attuale.


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