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L’ITALIA GIUSTA E QUELLA ATTUALE SBAGLIATA di Francesca Romana Fantetti

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Se per governare bisogna proteggersi e difendersi dal popolo rappresentato e governato, c’è qualcosa che non va, e sicuramente non si governa nè bene nè come si deve. Se un rappresentante politico ha bisogno di scorta o di truppe di polizia d’assalto a difesa della propria incolumità o di quella della propria famiglia, o dei parenti ed amici, vuole dire che quel politico sta facendo molto male la politica e gli interessi del proprio Paese e dei cittadini tutti.

Il vero politico, che ci auguriamo tutti di avere in Italia, anzi i veri politici, sono quelli di fronte ai quali le persone che compongono il popolo di quel Paese riconoscono di essere rappresentati bene o almeno al meglio delle possibilità di quei politici e i cui interessi di quella popolazione e di quel Paese sono soddisfatti e bene fatti valere e rappresentati. Il popolo li agevola e facilita nel compito, perché lavorino al meglio, certi che stia dandoci dentro per fare il nostro meglio. La politica non è il gioco a frega compagni che è oggi sotto gli occhi di noi tutti. Non è il gioco degli imbroglioni che tassano a man bassa gli italiani e intanto intascano e fanno i propri interessi – politici, economici, professionali – e quelli del proprio ristretto gruppo per sè mettendolo in quel posto a tutti gli altri.

Insomma, per essere più chiari, non si è senza arte nè parte e si arraffa la cosa pubblica per depredarla per sè e famiglia e gruppetto politicante. L’utilizzo strumentale dei provvedimenti e dei decreti, delle leggi pubbliche per rimpinzare se stessi deve essere ancora tutto chiarito e stigmatizzato e il nostro sistema democratico deve prevederne la rapida e severa, rigorosa e grave reazione a contrasto. Reazione democratica che non si è palesata quando è stato fatto macello della nostra cosa pubblica italiana.

Avevamo in Italia un governo eletto a maggioranza dal popolo italiano che è stato spodestato ed al suo posto sono stati imposti ben quattro governi forzati e forzosi contro gli italiani e da questi, cioè da noi tutti, mai eletti. Nessuno ha detto niente. Nessuno ha detto “no”. Ci si è via via allineati all’imbroglione di turno mai eletto, che/i quali tuttora imbrogliano e truccano la cosa pubblica a proprio unico vantaggio. Renzi/Boschi hanno sfornato decreti su decreti, d’urgenza senza essere urgenti, con cui hanno letteralmente “macellato” il sistema bancario italiano e i risparmiatori italiani per rimpinguare le casse della loro fondazione e quelle di Carlo De Benedetti con cui si erano accordati per tempo sulla manovra da fare contro gli italiani tutti. Non solo contro i turlupinati diretti, i risparmiatori italiani, ma contro tutti gli italiani perché contro le nostre regole democratiche, quelle che noi tutti ci siamo dati per la nostra stessa stabilità e prosperità, per il nostro benessere di popolo e di comunità organizzata secondo democrazia.

Agli italiani sono state rifilate mazzate su mazzate di imbrogli “istituzionali” contro la democrazia da cui sono tracimate tasse su tasse. La Rai e il canone in bolletta imposti per sentire i comandi sovietici mandati in onda contro gli italiani tutti, mazzolati. Posti pubblici apicali fatti e disfatti senza rispetto alcuni di nessuna regola democratica, anzi con il distorcimento costante di ogni nostra regola democratica. Pagano gli italiani, paghiamo noi. O meglio viene sempre accollato ed in sordina imposto di pagare a noi tutti. Mille strumentalizzazioni ed utilizzi della cosa pubblica per turlupinare e fregare lo Stato italiano e gli italiani tutti.

C’è un sistema intero distorto e che ha distorto e tuttora distorce ogni nostra regola democratica che coinvolge politica, banche, economia, istituzioni e società incivili. Per riordinare il nostro Paese non basterà quindi una sola elezione e un voto a marzo, ma ci sarà bisogno, saranno necessarie molte votazioni, si andrà per necessità scremando e selezionando, cosa che non sarebbe stata augurabile nè opportuna se solo si fosse avuto negli ultimi trenta anni qualche vero politico pro Italia e italiani illuminato statista.

Le cose in Italia si sono così complicate e viziate che le persone capaci sono fuggite dal sistema corrotto e sbagliato, e quelle rimaste sono via via diventate colluse anch’esse al sistema storto. I nostri figli sono in fuga dal nostro Paese e, respirando aria nuova e non viziata, stanno prosperando e prosperano unicamente al di fuori di esso. In Italia sono rimasti i peggiori (nel senso dei politici!), i perdigiorno, i non produttivi, gli inutili e pure dannosi che affastellano la politica marcia fatta contro gli italiani, i quali non rappresentano nessuno perché nessuno li vuole nè li va a votare.

Eppure questi insistono nel volere esserci, per arraffare. La politica di tutti e per tutti non si fa per i propri interessi, non si fa per guadagnarci ma per offrire e mettere la propria capacità al servizio del Paese e dei propri concittadini. La politica si fa insieme ai propri concittadini, con loro e per loro, nell’interesse di noi tutti. È e deve essere una grande mediazione tra i diversi desiderata al solo ed unico scopo di traghettare e rappresentare il Paese di tutti verso il soddisfacimento degli interessi di tutti noi. Con la democrazia diretta, e non contro la democrazia, si deve decidere insieme come vogliamo vivere, tutti insieme ed al meglio.

Dibattere e mediare, mediare e dibattere? e trovare compromessi utili a tutti e co decidere ed eseguire attuare e realizzare in maniera congiunta. Finché non sarà chiaro tutto questo che è tanto ovvio quanto necessario ed è alla base della nostra convivenza comune, non ci sarà in Italia politica utile nè mai l’Italia che tutti noi vogliamo e vogliamo avere nella realtà.
Si torni, per la riorganizzazione ed il riordino del nostro Paese, nel nostro comune interesse collettivo, ad inquadrare correttamente i nostri problemi ed a risolverli tutti insieme in base e secondo le regole della nostra democrazia.


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