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l’Iran si riprende 7 miliardi di beni congelati..

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Il ministero degli Esteri iraniano afferma che 7 miliardi di dollari in beni all’estero verranno scongelati e restituiti al controllo iraniano nel giro di poche settimane. I soldi saranno depositati in conti fuori dalla Repubblica islamica.

I dettagli stanno ancora emergendo, ma i funzionari affermano che una delegazione di alto rango visiterà l’Iran alla fine di questa settimana per finalizzare l’accordo. Non è chiaro esattamente quali conti sbloccati, anche se è escluso si tratti dei fondi depositati in Corea del Sud, anche se rapporti precedenti dei media avevano indicato proprio questi come i capitali in oggetto, anche nell’ottica della liberazione di tre prigionieri sud coreani in Iran.

Qualsiasi liberazione  di fondi sarebbe un grande risultato per l’Iran, la cui economia lotta pesantemente sotto il peso delle sanzioni occidentali, e  questi fondi potrebbero rafforzare la valuta iraniana.

Anche il tempismo dell’operazione appare interessante,  perché coincide con le garanzie chieste da Teheran su un reale allentamento delle sanzioni in caso di raggiungimento dell’accordo nucleare. Il tutto però mentre l’ottimismo sulla conclusione dell’accordo sul nucleare, il JPCOA, iniziava a scemare anche in Iran.

Il ministro Esteri iraniano ha rilasciato alcuni giorni fa una dichiarazione in cui affermava di non essere più sicuro che un accordo sia in vista, avvertendo che ci sono ancora più di un problema da risolvere, non specificandoli.  In particolare, gli iraniani vedono ancora gli Stati Uniti come l’ostacolo principale a questo accordo, dicendo di non essere sicuri della volontà degli USA di definire il trattato. Quindi c’è ancora da aspettare, ma, per lo meno con 7 miliardi in tasca.


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