Energia
L’Iran minaccia le infrastrutture energetiche di Israele, ma il gas va soprattutto all’Egitto
L’Iran ha minacciato di colpire le infrastrutture energetiche di Israele, ma così facendo colpirebbe anche l’Egitto e l’India…
Le tensioni in Medio Oriente si stanno intensificando: l‘Iran ha lanciato un severo avvertimento contro Israele, minacciando di colpire le sue infrastrutture energetiche e del gas se Israele inizierà un attacco.
Questo sviluppo fa seguito ai recenti attacchi missilistici dell’Iran contro obiettivi israeliani, che hanno rappresentato una rappresaglia per l’uccisione del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah. Il vice comandante delle Guardie Rivoluzionarie iraniane, Ali Fadavi, ha sottolineato che qualsiasi passo falso da parte di Israele provocherà una forte risposta militare, mirata in particolare alle sue risorse energetiche.
L’audace dichiarazione dell’Iran giunge nel contesto del conflitto in corso tra Israele e Hezbollah, con l’esercito israeliano che ha riferito la morte di circa 250 combattenti Hezbollah in Libano questa settimana, tra cui comandanti di alto livello. Le operazioni di terra si sono intensificate nel sud del Libano e Israele ha invitato i civili della regione ad evacuare, suggerendo che potrebbero essere in corso azioni militari più ampie.
La minaccia alle strutture energetiche e del gas di Israele è significativa, poiché tali infrastrutture sono fondamentali per l’economia e la sicurezza energetica del Paese. Eventuali attacchi a queste strutture potrebbero interrompere le catene di approvvigionamento e avere implicazioni sul mercato globale, soprattutto perché i mercati del petrolio e del gas rimangono sensibili ai disordini geopolitici.
Questo conflitto solleva anche preoccupazioni per altri attori globali, come l’India, che ha interessi nella stabilità dell’Asia occidentale. L’India ha chiesto il dialogo e la diplomazia per evitare un’ulteriore escalation, ma con il rapido deterioramento della situazione, il rischio di una guerra regionale più ampia sta aumentando.
Ad essere preoccupato però anche l’Egitto che riceve una parte consistente delle proprie risorse energetiche proprio dai gasdotti che trasportano il gas dei giacimenti israelinai. Colpire questre strutture significa mettere nei guai anche Il Cairo.
Giovedì, i prezzi del greggio di riferimento hanno registrato un’impennata di oltre il 4% sui timori di un attacco israeliano che potrebbe colpire le infrastrutture petrolifere e del gas dell’Iran, con Washington che cerca di frenare l’esplosione dei prezzi del petrolio. I funzionari israeliani hanno dichiarato mercoledì che un attacco strategico alle infrastrutture energetiche iraniane avrebbe il maggiore impatto economico, con conseguenti scosse sui mercati petroliferi.
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