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Politica

Lino Ricchiuti (PPI) – “Matteo ma ci sei o ci fai ? “

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Forte presa di posizione da parte di Lino Ricchiuti – leader del movimento politico Popolo Partite Iva  nei confronti della legge di stabilità e del Premier Matteo Renzi .

“Non mi intendo di macro economia , ma penso che ci siano questioni che innervano la politica, cose che fanno male a interi gruppi sociali e scavano fossati fra generazioni. Per questo quando ho sentito parlare di abolizione della tassa sulla casa mi è sembrato che ci fosse in questa idea una svista. Una grossa svista.

Capisco tutto, “caro” Matteo Renzi. Capisco che serve un segnale forte che arrivi a tutti, o quasi a tutti, serve una polvere magica che faccia sbollire l’onda della rabbia che monta e rischia di fare massa critica di tutti gli scontenti di questo paese avvelenato. È un’operazione legittima, perfino auspicabile. Cercare il consenso facendo il bene del paese è l’equazione del perfetto governante. Ma siamo gente debole in matematica e quell’equazione spesso la si sbaglia.
Parlo delle partite Iva, caro Matteo. È una legione sociale che nessuno vede nella sua immensa consistenza professionale, territoriale, generazionale. La vedono gli analisti elettorali, a volte.

Ormai è materia degli storici. Ci furono partite Iva che fecero il successo di Berlusconi del 1994. La loro crescita in questi vent’anni è stata esponenziale. Essere partita Iva è lo status quasi “naturale” del giovane che cerca lavoro anche se spesso è un professionista qualificato. Gente che per poter guadagnare venti euro deve fatturarne 40/50. Fantascienza horror nel paese dei pagamenti delle fatture saldate a nove-dodici mesi se ti va bene. Gente oberata dagli adempimenti. Schiacciata dalle scadenze e dai controlli. Asfissiata, ripeto “asfissiata” da questa idea che mai cambierà niente perché nessuno vuole aiutarla: l’idea che un mutuo non potrà essere acceso se non facendo acrobazie, e che un figlio si può fare sì ma poi Dio sa cosa succede. Per dire – pensiero laterale – quando si parla di pensionati si dovrebbe ragionare anche in questi termini, che molti di loro aiutano i figli a reggere la barca, sempre sul pelo dell’affondamento. Se questo sia o no malessere sociale, ognuno valuti e decida.
Si tratta di sostenere gente che va dai 30 ai 60 anni e più.

Lo so, Matteo, la nostra  gente è incazzata con te. Ci dicono i sondaggi che non ti votano e non hanno intenzione di votarti, anche per questo non avendo alternativa credibile , in migliaia si stanno avvicinando al nostro neo movimento . Ma è così impensabile un gesto di alleggerimento fiscale e burocratico verso di noi e una amnistia su Equitalia visto che siamo in tempi di giubileo? Così impensabile spruzzare un po’ d’acqua fresca su chi cammina ogni giorno in salita?

Lo concedo, farebbe meno rumore dell’eliminazione della tassa sugli immobili. Ma è in quel nodo che c’è gente che soffre. Cento-duecento euro di tassa sulla casa non mi sembrano questa molla possente alla domanda interna e forse nemmeno al consenso (vero, Berlusconi ci vinse le elezioni, ma non erano altri climi, altri umori?) mentre ci sono altri segnali che si potrebbero dare, che potrebbero dire che veramente si sta cambiando verso alla qualità di una società. Alla sua morale. Ecco, ci sono milioni di italiani che il fisco vessa e tratta da evasori, obbligandoli a cose turche. Qualcuno che non ti ama parlò di “evasione da disperazione”. Quello non è simpatico neanche a me , però sul punto aveva ragione.

Mi chiedo: di che cosa parliamo quando parliamo di start up, di nuove imprese, di giovani che fanno gli imprenditori, di una società che sceglie il nuovo o di piccole attività a livello familiare? Ma uno dei tuoi consulenti giovani e colti te l’ha mai fatto il quadro degli adempimenti che una piccola impresa o un professionista devono subire ogni anno in questo paese? No, non parlo degli “eventi”, delle slide e delle chiacchiere da erezione digitale. Parlo del martirio quotidiano delle partite Iva. Sono milioni. Votano anche loro, oh se votano, Matteo . Come movimento siamo prontissimi al dialogo se ciò può essere utile , ma il tempo delle chiacchiere è finito !”


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