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L’INDIVIDUALISMO SPINTO DI LA7 NELL’EPOCA DELLA CRISI DA INDIVIDUALISMO

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Questa mattina, dopo tanto tempo, ho avuto la malaugurata idea di guardarmi Omnibus La7.

Oltre a le innumerevoli castronerie che i suoi mediocri ospiti, anche oggi, hanno propinato al prossimo, tipo:

“montano problemi sul Mes (ndr giornale la Voce e i nazionalisti tutti) per mascherare carenza di idee, con Sure e CIG Europea a noi il Mes non serve… Smentisco che il governo lo voglia”

(politico PD)

o

“adesso anche i partiti antieuro capiscono che sto problema del virus va vinto a livello europeo, dove andiamo come italietta?”

(ospite “LESPERTO” ignoto)

ad un certo punto la mitica conduttrice si lancia in un folle proclama globalista:

“perché passare all’autarchia, ad esempio nella produzione del paracetamolo, se poi il prodotto cinese comunque arriva (ad es. Il paracetamolo) e al consumatore questo costa molto di meno?”

E niente, A LA7 PROPRIO NON C’È LA FANNO A RAGIONARE IN TERMINE DI SISTEMA PAESE, nonostante i morti da virus importato, da mancanza di produzione autoctona di mascherine e apparecchi di ventilazione, nonostante le carenze di posti letto in terapia intensiva (da sistematici tagli alla spesa pubblica) , questi continuano A RAGIONARE COL MONONEURONE DELL’INDIVIDUALISMO NICHILISTA.

Il problema è che in certe pososzioni chiave ci mettono persone il cui unico neurone tutte le mattine ripete sstematicamente “sono solo, sono tanto solo!”.

Cosa mai possiamo pretendere da qiesti?

Ad maiora.