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L’India vuole fare concorrenza a Space X con un lanciatore riusabile
L’India si sta rivelando come una potenza spaziale di prima magnitudine, in grado di competere con i colossi USA e forse di superarli. Presto gli attuali vettori Polar (PGLV) saranno sostituiti con i Next-Gen Launch Vehicle (NGLV), in fase di sviluppo, che l’IRSO considera un veicolo di trasporto pesante riutilizzabile a tre stadi, efficiente in termini di costi e con una capacità di carico utile di dieci tonnellate verso l’orbita di trasferimento geostazionaria (GTO).
“Stiamo lavorando a un veicolo di lancio indiano di nuova generazione, che dovrebbe essere migliore in termini di costi, riutilizzabilità, processo di produzione e che potrà essere prodotto più rapidamente“, ha dichiarato Somnath, senza fornire ulteriori dettagli sui progressi e sulle tempistiche attuali.
L’NGLV sarà spinto da una propulsione semi-criogenica economica e più efficiente che comprende cherosene raffinato come carburante e ossigeno liquido (LOX) come ossidante per gli stadi di spinta. Non utilizzando l’idrogeno sarà molto più semplice da caricare, non richiedendo temperature incredibilmente basse.
Secondo quanto riferito, l’NGLV avrà un design semplice e robusto per realizzare la produzione in serie, la modularità dei sistemi, dei sottosistemi e degli stadi e tempi di consegna minimi. Potrà essere utilizzato per il lancio di satelliti di comunicazione, missioni nello spazio profondo, futuro volo umano nello spazio e missioni cargo.
“Riteniamo che sia necessaria una capacità di almeno 10 tonnellate per l’orbita GTO (Geosynchronous Transfer Orbit). Di conseguenza, la capacità in orbita terrestre bassa (LEO) sarà il doppio. Tuttavia, la capacità di carico utile sarà inferiore quando il razzo sarà riutilizzabile“, ha detto Somnath.
Questo perché, in un veicolo di lancio riutilizzabile, il veicolo deve essere rallentato per rientrare nell’atmosfera e poi atterrare. Una parte del carburante deve essere riservata per il recupero e non può essere utilizzata per la spinta verso l’orbita, riducendo così la capacità del carico utile.
Quindi l’India si mette in concorrenza diretta con Space-X, e questo accade ad un livello molto più ampio di quanto si pensi. Ad esempio fra ottobre di quest’anno e gennaio del 2023 i vettori pesanti GSLV metteranno in orbita 72 satelliti OneWeb che dovrebbero proporre la prima rete internet privata satellitare, con satelliti a bassa quota, in grado di competere con Starlink. Nel frattempo l’India ha im programma una seconda missione di esplorazione lunare automatizzata che dovrebbe avvenire con un rover. Il primo lancio di un equipaggio indiano nello spazio è previsto invece per il 2024.
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