Attualità
L’India produrrà 500 nuovi carri armati nazionali per sostituire i T 72 russi
Il Ministero della Difesa indiano (MoD) ha approvato lo sviluppo e la produzione di oltre 500 futuri veicoli da combattimento costruiti in modo autoctono.
Un totale di 590 Future Ready Combat Vehicles (FRCV) saranno costruiti nell’ambito della categoria Make-I del progetto, che prevede un finanziamento governativo fino al 70% per lo sviluppo di prototipi.
La progettazione e lo sviluppo del progetto dovranno avere almeno il 50% di contenuto indigeno, come specificato dal Ministero della Difesa in un documento di presentazione del progetto.
Il carro dovrebbe affiancare l’Arjun e sarebbe l’ennessimo tentativo di produzione nazionale dopo il Karna
Veicolo da combattimento pronto per il futuro
Secondo The Diplomat, il veicolo sarà sviluppato su un concetto modulare per servire come piattaforma di base di almeno 11 veicoli cingolati, tra cui un carro armato da battaglia.
Altre possibili varianti del FCRV sono: “carri armati leggeri cingolati, gommati, a ponte e a strascico, obici semoventi, cannoni per la difesa aerea, veicoli per l’osservazione dell’artiglieria e per la ricognizione ingegneristica e ambulanze corazzate”. Avremo quindi uno chassis che dovrebbe essere la base del grosso delle forze corazzate indiane.
Secondo The Hindu, l’obiettivo principale del progetto è quello di sostituire il carro armato principale T-72 di origine russa, vecchio di oltre quattro decenni, a partire dal 2030.
L’articolo spiega che l’avanzamento delle tecnologie anticarro asimmetriche, come i droni da combattimento e le munizioni top-attack e loitering, ha aumentato la vulnerabilità dei vecchi modelli di carri armati, privi di sistemi di protezione mobile più avanzati.
Caratteristiche principali
L’FRCV a quattro equipaggi sarà alimentato da un motore da 1.500 cavalli e dovrebbe essere trasportabile da aerei, navi, ferrovie e strade.
Il carro armato da 55 tonnellate avrà un’autonomia minima di 400 chilometri (248 miglia) su terreni desertici e 500 chilometri (310 miglia) su strade asfaltate.
La durata prevista del carro armato è di 35-45 anni.
Armamento principale
L’arma principale del carro armato sarà un cannone di calibro pari o superiore a 120 mm, in grado di sparare tre tipi di proiettili – sabot perforanti stabilizzati a pinna, anticarro ad alto esplosivo e ad alto esplosivo – in modalità statica e dinamica, di giorno o di notte.
La gittata minima dei proiettili deve essere di 2.500 metri, 1.600 metri e 5.000 metri in funzione diretta e 10.000 metri in funzione indiretta.
Il cannone deve anche essere in grado di sparare missili anticarro e antielicottero a una distanza minima di 500 metri.
Armi secondarie
Le armi secondarie della piattaforma da combattimento saranno una mitragliatrice coassiale con una gittata minima di 1.800 metri e una mitragliatrice antiaerea in grado di colpire un bersaglio aereo a una gittata minima di 1.500 metri e un bersaglio terrestre a 2.000 metri.
Il carro armato sarà dotato di un sistema di controllo del fuoco abilitato all’intelligenza artificiale in grado di passare in modalità hunter-killer, killer-killer e sistema di rilevamento e inseguimento automatico del bersaglio, a seconda della situazione.
Il sistema di controllo del fuoco sarà integrato con il Battlefield Management System e l’Identification of Friend and Foe per generare un quadro comune di controllo del fuoco.
Protezione dei carri armati
Per sconfiggere le capacità anticarro in continua evoluzione, il ministero ha specificato un sistema di protezione attiva (APS) per il carro armato che comprende un sistema di protezione dall’attacco dall’alto dedicato.
L’APS dovrebbe includere sistemi soft e hard kill per rilevare e disturbare la designazione laser, il raggio d’azione, il lancio dei missili, l’homing dei missili e distruggere e deviare i proiettili in arrivo.
Altri elementi di protezione includono una corazza reattiva esplosiva, una corazza reattiva scalabile non esplosiva e una corazza per il ventre.
e la protezione del ventre contro gli ordigni esplosivi improvvisati e le esplosioni di mine di almeno 15 chilogrammi (33 libbre) di TNT.
Dovrebbe inoltre includere una protezione contro armi chimiche, biologiche, radiologiche e nucleare, un sistema di rilevamento e soppressione istantanea del fuoco, un sistema di allarme missilistico e una gestione della firma per sopprimere le firme acustiche, visive, infrarosse, termiche ed elettromagnetiche del 50% nel raggio di osservazione.
Un mezzo all’avanguardia quindi e, soprattutto, un mezzo sviluppato in India e specifico per il vasto campo di battaglia dei confini indiani: dai deserti alle vette Himalaiane.
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