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L’India importa meno petrolio russo. Perché?

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L’India, che ha acquistato grandi volumi di greggio russo dopo l’invasione russa dell’Ucraina, approfittando degli sconti notevole garantiti da Mosca, questo mese sta rallentando fortemente gli acquisti. La ragione non è però politica, ma risiede nei costi eccessivi del noleggio delle navi e assicurativi per le rotte tra i due paesi.

Prima della guerra in Ucraina, l’India era un piccolo acquirente marginale di petrolio russo. Dopo che gli acquirenti occidentali hanno iniziato a evitare il greggio russo, l’India è diventata una delle principali destinazioni per le esportazioni di petrolio russo insieme alla Cina. I raffinatori indiani non hanno esitato a trattare con la Russia: il loro principale incentivo all’acquisto è stato il presso del petrolio ESPO russo, molto più economico rispetto ai benchmark internazionali e a qualità simili provenienti dal Medio Oriente e dall’Africa.

Tuttavia, con la recente impennata delle tariffe di trasporto, il petrolio russo non sembra più così economico. Inoltre, il tempo di viaggio dall’Estremo Oriente russo, dove il grado ESPO viene caricato per l’esportazione, è di un mese per raggiungere l’India, rispetto alla settimana necessaria per un carico mediorientale.

Il risultato, come riportato da Reuters, è che a settembre i trasformatori indiani non avrebbero più acquistato petrolio russo, o almeno non lo avrebbero acquistato come prima.  “Su base netta, dopo aver tenuto conto del trasporto, il costo a terra dell’ESPO risulta più caro di 5-7 dollari al barile rispetto a qualità simili provenienti da altri paesi, come il Murban degli Emirati Arabi Uniti”, ha dichiarato a Reuters una fonte industriale indiana a conoscenza degli accordi e dei prezzi.

Le raffinerie indiane preferiscono acquistare greggio dall’Africa e dal Medio Oriente invece che dall’ESPO russo, ha aggiunto la fonte. Questo cambiamento negli acquisti dell’India arriva solo pochi mesi dopo che la Russia ha superato l’Arabia Saudita diventando il secondo fornitore di greggio dell’India all’inizio di quest’anno.

Se questo mese non ci saranno carichi di ESPO per l’India, è probabile che un maggior numero di volumi di questa qualità sia destinato alla Cina, che è molto più vicina ai porti di esportazione petrolifera russi dell’Estremo Oriente e che quindi vede i problemi di costi e tempistiche fortemente ridotti.


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