L’India dell’acciaio esploderà nel 2023. Intanto noi tagliamo la produzione

Le ultime notizie sull’acciaio riportano che la produzione indiana di acciaio dovrebbe aumentare per tutto il 2023. Le informazioni provengono direttamente da esperti del settore e dagli stessi dirigenti delle aziende siderurgiche, per cui dovrebbe essere credibile. 
Secondo l‘agenzia di ricerca ICRA, la domanda di acciaio in India dovrebbe registrare una crescita a due cifre di circa l’11,3% nell’anno fiscale 2023. Questo dopo un tasso di crescita dell’11,5% registrato nell’anno fiscale 2022. Secondo la nota di ricerca, la crescita del consumo di acciaio in India è rimasta forte per tutto l’anno fiscale 2023. Ciò è dovuto principalmente al sostegno del governo indiano che ha spinto la crescita economica verso le infrastrutture.

Inoltre, la spesa per investimenti del governo è destinata ad aumentare del 37% su base annua (YoY) nell’anno fiscale 2024. Per questo motivo, l’ICRA ha rivisto le stime di crescita del consumo di acciaio al 7-8% dal 6-7%. L’India esplode come produzione e come investimenti. 

Molti esperti del settore ritengono che il consumo di acciaio in India aumenterà solo grazie alla crescita delle infrastrutture. In un’intervista rilasciata a CNBCTV18, Koushik Chatterjee, CFO di Tata Steel, ha dichiarato che, come i mercati internazionali, anche l’acciaio indiano ha dovuto affrontare molte sfide lo scorso anno. Inoltre il CFO ha previsto che i consumi non potranno che aumentare da qui in avanti.

Chatterjee ha anche detto che dovremmo vedere un maggiore equilibrio nel mercato e una minore pressione al ribasso sui prezzi. Gli esperti ritengono inoltre che la volatilità registrata dopo l’invasione russa dell’Ucraina un anno fa sia diminuita. Del resto la produzione mondiale, dopo il covid e lo shock energetico, soi è stabilizzata, soprattutto per il calo della produzione europea, come si può vedere dal successivo grafico:

Anche il programma PIL (Production Linked Incentive) del governo indiano ha dato impulso al settore siderurgico. Secondo i dati del Ministero dell’Acciaio, attualmente esistono 57 memorandum d’intesa (MoU) con 27 aziende per la produzione di acciai speciali. Nell’ambito di questo programma, il governo indiano ha approvato milioni di dollari per aiutare il settore siderurgico. Secondo le ultime notizie sull’acciaio, lo schema PLI dovrebbe generare un’ulteriore capacità di 25 milioni di tonnellate di acciaio speciale nei prossimi cinque anni.

Nel frattempo, nuovi dati indicano che la Russia è ora il secondo esportatore di acciaio semilavorato in India, tutta roba che primaa arrivava nella UE. Secondo le stime attuali, il valore complessivo è di 52 milioni di dollari per il periodo aprile-febbraio 2023. Si tratta di un aumento vertiginoso rispetto a un anno fa, quando la cifra era pari a zero.

Secondo questo rapporto di The Hindu Businessline, la Russia ha soppiantato il Giappone come secondo maggior fornitore di coils e nastri laminati a caldo (HRC) al subcontinente. Negli 11 mesi dell’anno fiscale 23 sono stati importati dalla Russia 0,23 MTS di laminati a caldo e nastri. Il rapporto sottolinea che nello stesso periodo le spedizioni di acciaio russo in India, in tutte le categorie, sono aumentate di oltre il 500%. Con 0,31 MT, la Russia è il quarto paese importatore dopo Corea (2,03 MT), Cina (1,33 MT) e Giappone (0,8 MT). Nel frattempo, anche le spedizioni dal Vietnam sono aumentate del 300%, raggiungendo 0,29 MT. Grazie all’aumento delle esportazioni dalla Russia e dal Vietnam, questi due Paesi sono riusciti a sostituire l’Indonesia e Taiwan come fonti di approvvigionamento di prodotti siderurgici per l’India.

L’India quindi, grazia alla sua politica industriale inccentivata e alla politica internazionale equilibrata, riesce a vedere un’esplosione nella propria produzione siderurgica. Invece la UE con il suo mix di sanzioni alla Russia e austerità, vede una caduta della propria produzione e una chiusura degli impianti. Chissà chi ha ragione….