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Difesa

Libia: l’intervento dell’esercito si sostituisce a quello della Wagner, in un quadro estremamente incerto

Dopo la crisi del gruppo Wagner in Libia gli accordi fra Tobruk e Mosca proseguono, ma ad un livello più elevato ed ufficiale, direttamente con le autorità militari di Mosca. Tutto questo è un grosso problema nel Mediterraneo

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  • Mosca sta consolidando le operazioni del Gruppo Wagner in Libia sotto il controllo diretto della Direzione principale dello Stato Maggiore delle Forze Armate russe (GRU) e si affida al Corpo Africano sotto la supervisione del vice ministro della Difesa russo. Quindi la collaborazione fra il governo del generale Khalifa Haftar non cessa di cooperare con Mosca, solo cambiano le contropartic on cui Tobruk si deve accordare, come riportato dal Jamestoown institute
  • I contatti libici sono passati infatti dal gruppo Wagner alle autorità ufficiali di Mosca, soprattutto con i servizi segreti. Anzi il GRU, il servizio segreto militare della Federazione Russa, sta preparando importanti esercizi militari strategici in Libia attraverso operazioni militari che mirano a guadagnare influenza nel Mediterraneo. Il tutto nonostante gli avvertimenti mandati da Washington su questa collaborazione pericolosa.

Il governo in crisi della Libia ha offerto un percorso per una maggiore influenza russa nel Paese ricco di petrolio dal 2018. Con la scomparsa del capo di Wagner Yevgeny Prigozhin nell’agosto 2023, Mosca ha iniziato a consolidare le operazioni del Gruppo Wagner in Libia sotto il controllo diretto della Direzione principale dello Stato Maggiore delle Forze Armate russe (GRU). Le mosse del Cremlino hanno importanti implicazioni politiche e militari. Almeno 800 appaltatori russi sono attualmente in Libia, supportati, quando necessario, da fino a 1.000 miliziani siriani basati a Bengasi.

La Libia orientale (Cirenaica) e la Libia sud-occidentale (Fezzan) sono attualmente sotto l’autorità della Camera dei Rappresentanti libica. L’organo legislativo con sede a Tobruk è dominato dal Feldmaresciallo Khalifa Haftar e dal suo Esercito Nazionale Libico (LNA), che è più un insieme di milizie e mercenari che un “esercito nazionale”. Haftar, cittadino statunitense ed ex risorsa della Central Intelligence Agency (CIA), è sostenuto dalla Russia, dagli Emirati Arabi Uniti e dall’Egitto, anche se il sostegno del Cairo sta diminuendo a causa dell’appoggio di Haftar alle Forze di Supporto Rapido del Sudan. In opposizione alla Camera dei Rappresentanti libica e all’LNA c’è il Governo di Unità Nazionale (GNU), riconosciuto a livello internazionale, con sede a Tripoli e con il sostegno di Qatar, Italia e Turchia. Senza un Presidente nazionale, le funzioni del Capo di Stato sono svolte dall’Alto Consiglio di Stato alleato.

Wagner ha sostenuto il tentativo fallito di Haftar di conquistare Tripoli nel 2020. Molti dei combattenti di Wagner erano inesperti e si sono comportati male in prima linea, creando tensioni con i comandanti dell’LNA e Haftar, che ha ritardato il pagamento al gruppo (Libya Observer, 14 maggio 2020). Un cessate il fuoco dell’ottobre 2020 ha permesso il reimpiego di parte del personale Wagner, compresi i mercenari siriani, in Mali e Ucraina (Libya Observer, 22 marzo 2022).

Dopo il crollo dell’offensiva dell’LNA/Wagner, Mosca ha informato il GNU di Tripoli che ora sostiene gli sforzi delle Nazioni Unite per promuovere elezioni regolari per un governo di unità (Libia al-Ahrar, 7 dicembre 2023). L’ambasciata russa a Tripoli, appena riaperta, è guidata dall’Ambasciatore Aydar Rashidovich Aganin, un tataro musulmano (Libya Observer, 22 febbraio). L’apertura di un consolato russo a Bengasi, prevista entro la fine dell’anno, ha incontrato l’opposizione del GNU (Libia al-Ahrar, 10 febbraio; Agenzia Nova, 23 febbraio).

Sebbene sia stato messo in guardia da una delegazione americana che ha citato un rischio russo per la sicurezza pubblica, Haftar ha avuto colloqui a Mosca con il Presidente russo Vladimir Putin e il Ministro della Difesa russo Sergei Shoigu nel settembre 2023 (. Rapporti non verificati hanno suggerito che Hafter stava cercando di ottenere sistemi di difesa aerea, formazione di piloti e addestramento di forze speciali in cambio di aggiornamenti alle basi aeree precedentemente utilizzate da Wagner, in modo che fossero più adatte all’uso da parte del personale militare russo (Libya Security Monitor, ) (Libya Observer, 11 novembre 2023).

Sono stati presi in considerazione anche i diritti di attracco per le navi da guerra russe in un porto libico, sebbene una fonte vicina ad Haftar abbia negato che questi facessero parte dei colloqui  La posizione più probabile per una base navale russa sarebbe il porto in acque profonde di Tobruk, un miglioramento significativo rispetto alle modeste strutture navali mediterranee della Russia a Tartus e Latakia in Siria.

Haftar continua a incontrare funzionari militari e statali americani, anche se questo potrebbe solo fornirgli una leva nei suoi rapporti con i russi, che non sembrano opporsi al suo piano di stabilire la sua famiglia come dinastia al potere . Gli incontri con i funzionari americani, tuttavia, potrebbero anche sollevare sospetti nel campo russo, che ritiene Haftar utile ma non insostituibile. Inoltre le forze russe si sono rivelate tutt’altro che invicibili in Libia, anzi le loro azioni, in passato, sono state contenute.

Un problema per l’Italia, una clamorosa dimostrazione della debolezza degli USA

Se la Russia riuscisse a mettere piede nel porto di Tobruk, questo costituirebbe un problema non indifferenze per l’Italia, cn una potenza nucleare in più alle porte, anche se la flotta russa nel Mediterraneo e nel Mar Nero non si è dimostrata una minaccia insuperabile. Diverso sarebbe se fossero introdotti forze aeree moderne o perfino strumenti di dissuasione nucleare.

Tutto questo è la conseguenza di una serie di clamorosi errori nella gestione del quadrante libico da parte di Washington sin dal 2011, con la dismissione di Gheddafi, e che sono prolungate sino ad ora. Gli USA sono stati soccubi di Parigi che ha agito per propri interessi egoistici, ed ora tutti ne pagano le conseguenze.


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