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Liberty Steel rivede la propria attività europea e questo potrebbe minacciare Piombino

Liberty Steel vuole riformare, cioè cedere o chiudere, impianti siderurgici europei, fra i quali la lavorazione lamiere piane di Piombino

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Liberty Steel ha recentemente avviato una revisione delle sue attività di laminazione piana a valle in Europa occidentale. La società madre dell’azienda, GFG Alliance, ha dichiarato che il potenziale scossone dell’industria siderurgica deriva da una manifestazione di interesse da parte di diversi soggetti interessati. “La revisione valuterà le attività di Liberty a Liegi (Belgio), Dudelange (Lussemburgo) e Piombino (Italia) e sarà facilitata dalla banca d’investimento globale specializzata Jefferies”, ha dichiarato la holding il 15 maggio.

GFG Alliance ha osservato che l’obiettivo principale della revisione è quello di considerare le opzioni per le partnership strategiche attraverso contratti di fornitura di materie prime a lungo termine. Tuttavia, l’azienda ha confermato che prenderà in considerazione tutte le opzioni, compresi i coinvestimenti e i disinvestimenti in varie entità di produzione di acciaio. Una fonte all’interno dell’azienda ha rifiutato di indicare chi fossero i potenziali pretendenti o da quale Paese provenissero.

 

Potenziali ripercussioni per l’industria siderurgica dell’UE

Liberty ha acquisito le attività di Dudelange e Liegi da ArcelorMittal nel 2019, quindi sono cinque anni fa. Tuttavia, una fonte di Liberty ha dichiarato a MetalMiner che gli impianti non hanno funzionato “negli ultimi sei-dodici mesi”.

Liberty aveva originariamente acquistato le materie prime per i siti di Dudelange e Liegi da diverse fonti, tra cui ArcelorMittal. Tuttavia, la fonte ha rifiutato di discutere le ragioni per cui l’accordo non è proseguito.

L’azienda aveva anche pianificato di acquisire materie prime dallo stabilimento di Liberty a Galai, in Romania. Tuttavia, la fonte ha dichiarato che gli impianti provenienti da lì erano incompatibili con i requisiti dei siti belgi e lussemburghesi. Gli impianti possono produrre oltre 2,5 milioni di tonnellate all’anno di prodotti a valle, tra cui acciaio zincato a caldo, acciaio elettrozincato, bobine laminate a freddo e banda stagnata.

La fonte ha aggiunto che il sito italiano, Liberty Steel Magona (precedentemente noto come Piombino), continua ad affrontare problemi simili, anche se continua a funzionare a intermittenza. L’impianto si trova nella regione Toscana, a circa 160 chilometri a sud-ovest di Firenze, e può produrre 630.000 tonnellate metriche all’anno di acciaio zincato e preverniciato.

L’acquisizione di Liberty nel 2019 faceva parte di un pacchetto di dismissioni concordato con la Commissione Europea nell’ambito dell’acquisizione del controllo delle fusioni in Ilva. I siti di Liegi hanno rischiato la bancarotta e la possibile vendita a metà del 2023. Secondo le fonti, un potenziale prestito da parte del fondo di investimento regionale Sogepa nel 2021 non si è mai concretizzato.

Liberty non esclude nessuna alternativa strategica e questo dovrebbe inquietare il MIMIT, per il rischio di un’ulteriore danno al sistema siderurgico italiano.


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