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Libertà e Sardine: la prima richiede un po’ di cervello….

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L’ultimo weekend ha visto una nuova manifestazione di massa a Hong Kong, impressionante e questa volta pacifica. Gli organizzatori sono stati attenti a far seguire un percorso preciso, rispettandolo in modo completo e quindi evitando, per quanto possibile, scontri con la polizia.

Si tratta di una situazione eccezionale: un cittadino di Honk Kong su 12 è sceso in piazza , e quindi non solo i giovani, ma anche i padri di famiglia, le famiglie. Per fare un parallelo è come se in Italia avessimo 10 milioni di persone in piazza.

Tutto questo accade in un paese in bilico, dove l’appoggio degli USA , con la Legge 1838 , ai manifestanti viene a metterli ancora di più sotto l’occhio del ciclone. Un paese che domani potrebbe essere occupato dalla Cina comunista senza che nessun paese possa farci qualcosa, con una repressione assicurata e , presumibilmente, sanguinosa dell’opposizione. Infatti ricordiamo che in Cina Pechino persegue la politica dell’Unica Cina, che comprende anche Hong Kong, Macao e Taiwan. Solo che Taiwan, dalla propria, ha il mare e l’esercito, Hong Kong no.

La comunità internazionale può fare poco, ma tifa, naturalmente, per i manifestanti che rischiano la vita per la libertà.

Poi ci sono le Sardine.

Le Sardine, contro l’autoritarismo di Salvini, che dicono della situazione di Hong Kong???


Purtroppo anche la libertà richiede cervella. Non si sa nulla della libertà di Hong Kong, ma si scende in piazza per Salvini. Cosa possiamo pensare che sappiano dell’Italia, e della libertà in generale?

 


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