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L’EUROPA STA PER FRONTEGGIARE UN’INVASIONE DI MIGRANTI MAI VISTA. Noi ci arriviamo in mutande

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Il governo tedesco lancia l’allarme: c’è un numero di indicatori che suggerisce come l’Europa sia al limite di un flusso di migranti enorme, con una crisi pronta ad esplodere ai confini. Si tratta di una situazione perfino più grave rispetto a quella che si verificò nel 2015.

Questo allarme è stato lanciato dal  ministro degli interni tedesco della CDU, Horst Seehofer  che, nell’ottica di questa possibile crisi, ha perfino affermato “Dobbiamo fare di pià per aiutare i nostri partner europei nel controllare i confini europei”, discorso rivolto soprattutto alla Grecia ed alla Bulgaria ed ai confini fra questi due stati.

La rotta del Mediterraneo orientale rischia di tornare al centro della discussione, con le cifre dei migranti che transitano in Grecia esplodere, mentre quelli che passa in Italia sono già fortemente in crescita.

Il timore di esplosione è legato alla rotta centrale, con la politica del nuovo governo che, aprendo le porte, ha attivato un effetto calamita verso i migranti, ma soprattutto verso la Turchia. Erdogan si prepara ad intervenire nei prossimi giorni in Kurdistan ed il timore è che voglia intervenire, sulla linea di una tradizione ultracentenaria turca, con un processo di sradicamento demografico dei curdi siriani da effettuarsi sia con l’eliminazione fisica, sia con lo sradicamento delle popolazioni ed il loro invio in Europa. In questo modo il Sultano otterrebbe più risultati:

  • da un lato sostituirebbe con etnie turche quelle curde, politicamente problematiche anche nella stessa Turchia, e che militarmente si sono rivelate un osso durissimo per chiunque;
  • dall’altro acquisirebbe uno strumento di pressione nei confronti dell’Unione, per ottenere ulteriori fondi per “Frenare”la migrazione, come già ottenuto da un’arrendevole Germania;
  • infine si destabilizzerebbe l’Unione dal suo interno, in un’ottica di progressiva islamizzazione del vecchio continente.

Un freno a questa politica può essere posto dal retro-front recente di Trump che ha affermato che gli USA non lasceranno soli i Curdi ed ha minacciato i turchi di “Devastazione economica”. Nello stesso tempo i Curdi hanno dei contatti con i russi, già presenti in Siria, e potrebbero cambiare il cavallo, trovando un accordo con Mosca e con Damasco e segnando il maggior smacco per gli USA nel medio oriente. L’Europa, e l’Italia , cascano invece sempre dal pero,senza rendersi conto che Erdogan è un vero nemico su ogni fronte: della democrazia, nel settore energetico, e pure militarmente. Però Germania e Francia non hanno, sinceramente, il coraggio per fare nulla e l’Italia ormai con il nuovo governo ha cessato ancora di più di esistere nella politica internazionale. Speriamo che lo  scandalo Trump Russiagate, Copasir li porti via tutti.

 


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