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L’Euro-ottimismo? In calo. L’Eurobarometro certifica la sfiducia, l’Italia peggio della media
Eurobarometro: l’Europa perde fiducia. Crolla l’ottimismo nell’UE, italiani tra i più pessimisti (-10% in un anno). Preoccupano guerre e costo della vita. Francia e Germania sotto il 50%

L’aria che tira a Bruxelles non sembra essere delle migliori, e a certificarlo è l’ultimo sondaggio Eurobarometro, pubblicato il 7 novembre 2025. I cittadini europei, a quanto pare, guardano al futuro dell’Unione con un (bel) po’ di preoccupazione in più rispetto al passato.
Il sondaggio, che ha coinvolto circa 26.000 cittadini, pone una domanda diretta sul grado di ottimismo per i mesi e gli anni a venire. Il risultato è un’Europa spaccata a metà: se il 52% crede ancora che le cose andranno bene, un pesante 48% ammette di non avere fiducia.
Questo sentimento non è un’impressione passeggera, ma un dato consolidato: rispetto a poco più di un anno fa (giugno-luglio 2024), la fiducia media nell’UE è calata di 6 punti percentuali. Ecco il grafico:
Il caso italiano: crollo della fiducia
Se la media europea scricchiola, l’Italia registra uno dei cali più vistosi. In un solo anno, la fiducia nel futuro dell’UE nel nostro Paese è crollata di 10 punti percentuali.
Questo ci porta a una situazione di equilibrio perfetto: 50% di speranzosi contro 50% di preoccupati. Un pareggio che, in politica, spesso assomiglia più a uno stallo che a una vittoria.
Ma cosa temono gli italiani? Il sondaggio è chiaro:
- Conflitti globali: Ben il 44% degli intervistati nel “Belpaese” identifica le tensioni internazionali, con un occhio particolare al conflitto in Ucraina e alle sue ricadute, come la sfida principale.
- Costo della vita: Un italiano su tre (34%) è invece primariamente preoccupato dalle difficoltà economiche quotidiane.
Gli altri in Europa
Non tutti vedono il bicchiere mezzo vuoto, anche se la tendenza al ribasso è quasi generalizzata. La Lituania (72%) e il Portogallo (69%) rimangono roccaforti dell’ottimismo, sebbene anch’essi in calo rispetto all’anno precedente.
Curiosamente, gli unici due Paesi a mostrare un trend opposto, con un lieve aumento della fiducia, sono Polonia (+1%) e Ungheria (+2%). Un dato che farà sicuramente discutere nei corridoi di Bruxelles, soprattutto quello ungherese.
I paesi con meno fiducia nella UE ? Francia e Grecia, ma anche la Germania è sotto il 50%. Chissà come mai me lo aspettavo.
Questi dati sono quanto mai gravi anche perché provengono da un ente europeo solitamente noto per una visione euro-favorevole.
Domande e risposte
Perché gli italiani sono così preoccupati rispetto al futuro dell’UE? Secondo l’Eurobarometro, le preoccupazioni italiane sono molto concrete. La prima causa (44%) sono i conflitti globali e le loro ripercussioni, come la guerra in Ucraina. La stabilità internazionale è percepita come un fattore chiave. La seconda causa (34%) è il costo della vita: inflazione e difficoltà economiche pesano molto sul giudizio dei cittadini, che evidentemente collegano la loro situazione economica personale alle prospettive dell’Unione.
Il calo di fiducia è uguale in tutta Europa? No. Sebbene la tendenza generale sia negativa (-6% nella media UE), ci sono differenze. L’Italia, con un -10%, registra uno dei cali peggiori. Altri Paesi, come Lituania (72%) e Portogallo (69%), restano molto ottimisti, pur perdendo terreno. In controtendenza assoluta ci sono solo Polonia e Ungheria, che vedono un leggero aumento dell’ottimismo. Questo mostra un’Europa “a più velocità” anche nella percezione del futuro.
Cosa significa che l’Europa è “spaccata a metà”? Significa che, statisticamente, l’Unione Europea è quasi perfettamente divisa tra ottimisti e pessimisti. Il sondaggio mostra che il 52% dei cittadini guarda ancora al futuro dell’UE con fiducia, mentre il 48% si dichiara pessimista o preoccupato. Con un calo di 6 punti in un solo anno, questa divisione è molto netta e suggerisce che il consenso diffuso verso l’Unione non è più così scontato come un tempo.








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