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LETTERA APERTA/APPELLO A TUTTI I SENATORI DELLA REPUBBLICA: 5 MOTIVI PER NON VOTARE QUESTA RIFORMA COSTITUZIONALE (di Giuseppe PALMA) – RELOADED

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LETTERA APERTA/APPELLO A TUTTI I SENATORI DELLA REPUBBLICA: 5 MOTIVI PER NON VOTARE QUESTA RIFORMA COSTITUZIONALE  (di Giuseppe PALMA) – RELOADED

 

 

Gentile senatrice/Egregio senatore,

 

scrivo la presente allo scopo di invitarLa, anche solo per venti minuti, a fermarsi un attimo – e riflettere – prima di esprimere il Suo voto sulla revisione costituzionale.

 

Benché io stesso – già nel 2013 – ebbi modo di scrivere e pubblicare un progetto di revisione alla Parte Seconda della Costituzione che prevedeva il superamento del bicameralismo paritario (ma con i dovuti pesi e contrappesi), ritengo che la riforma sulla quale Lei si accinge ad esprimere il Suo voto presenti seri problemi dovuti alla mancanza di un adeguato bilanciamento di pesi e contrappesi tra le attribuzioni ai diversi organi dello Stato. Qualora la riforma, a seguito di passaggio in seconda votazione e di eventuale conferma referendaria (ottobre 2016) dovesse entrare in vigore, ci troveremmo di fronte ad un sistema istituzionale che – accompagnato da una legge elettorale (Italicum) a forte vocazione maggioritaria che attribuisce il premio di maggioranza alla lista e non alla coalizione – potrebbe condurre alla dittatura. Non è uno scherzo! Il più delle volte gli esseri umani, di fronte alla tentazione di soggiogare il prossimo, sono restii dal rinunciarvi! Nella Storia è quasi sempre andata così…

Con la mia pubblicazione del 2013 (inserita nella Bibliografia parlamentare della Camera http://storia.camera.it/bpr/faccette/*:*?aut=Palma+Giuseppe#noNav), pur avendo anch’io previsto il superamento del bicameralismo perfetto (abolizione della Camera e mantenimento del Senato, nel rispetto della Storia del nostro Paese), riuscii ad individuare e tipizzare una serie di adeguati meccanismi giuridico-costituzionali in grado di supplire a quelle peculiarità di garanzia insite nel bicameralismo paritario. Se da un lato sono più di trent’anni che si parla di superare la simmetrica navetta tra i due rami del Parlamento, dall’altro non è possibile accettare che la revisione della Parte Seconda della Costituzione avvenga in modo pasticciato, se non addirittura pericoloso non solo per la democrazia, ma anche per la concreta realizzazione dei “principi supremi” sui quali trova fondamento l’Ordinamento costituzionale.

 

Sia Boccaccio che Leopardi sostenevano – a ragione – che la verità risieda nel dubbio, quindi – prima di esprimere il Suo voto in favore o contro la revisione costituzionale – Le chiedo la cortesia di leggere quelli che, a mio modesto parere, sono

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Mi auguro, con tutto il cuore, che Lei abbia avuto modo di leggere il mio articolo di cui al link appena sopra specificato: v’è di mezzo l’interesse nazionale e la tutela della democrazia costituzionale!

La passione che nutro per il diritto costutuzionale e l’Amore che ho nei confronti della nostra Carta mi impongono, al cospetto delle molteplici e inaccettabili forzature cui si assiste inermi tutti i giorni, di tentare ogni via legittima per evitare lo stupro della Costituzione!

 

Appare ormai evidente, purtroppo, che la revisione della Parte Seconda della Carta fondamentale dello Stato sia una “questione” tutta interna al Partito democratico, se non addirittura una “cosa” di proprietà del Governo (circostanza di per sé raccapricciante). La nostra Costituzione – la più bella del mondo – è una conquista per l’Umanità… vederla maltrattata da parte del Governo (che impone addirittura il contenuto della riforma) e successivamente violentata da una maggioranza parlamentare delegittimata (che sostanzialmente ratifica le decisioni dell’esecutivo), è quanto di più assurdo ci si potesse aspettare da questa modernità Restauratrice!

 

Certo che il mio appello ad una maggiore riflessione troverà in Lei accoglimento, Le chiedo scusa per il disturbo e Le porgo distinti saluti.

 

Giuseppe PALMA

 

P.S. Non sono un “gufo”, e spiego il perché: mentre l’attuale Presidente del Consiglio dei ministri era impegnato a rattoppare le buche stradali del Comune di Firenze (con tutto il rispetto, per carità!), il sottoscritto scriveva e pubblicava – già nel 2013 – un progetto di riforma alla Parte Seconda della Costituzione che prevedeva, sì, il superamento del bicameralismo paritario, ma con adeguati e indispensabili pesi e contrappesi del tutto assenti nel DDL Boschi e sue successive modifiche. Coloro che volessero consultare e approfondire il mio progetto di revisione costituzionale  (GDS, aprile 2013), potranno prenderne visione sul sito della fondazione ASTRID (specializzata in materia di riforme istituzionali), che lo pubblicava come dossier (approfondimenti, ricerche, analisi e studi): http://www.astrid-online.it/risultato-ricerca/index.html?q=Progetto+di+riforma+alla+Parte+Seconda+della+Costituzione+italiana.+Semipresidenzialismo+e+fine+del+bicameralismo&docType=&qautore=Giuseppe+Palma&startDate=&endDate=&searchDate=0

Progetto di riforma alla parte seconda

 

Giuseppe PALMA

(copertina della mia pubblicazione sopra specificata, intitolata “Progetto di riforma alla Parte Seconda della Costituzione italiana. Semipresidenzialismo e  fine del bicameralismo” – Editrice GDS, aprile 2013; Astrid, 2013; Bibliografia parlamentare).

 

 

 

 

 

 

 

 


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