Seguici su

DifesaUSA

Leonardo DRS trionfa alla gara anti-droni del Pentagono. Ma il sistema è efficace contro le nuove minacce?

Leonardo DRS vince la gara anti-droni del Pentagono, ma la tecnologia RF è già superata? I limiti (fibra ottica e AI) emersi in Ucraina e l’analisi finanziaria.

Pubblicato

il

Leonardo DRS, Inc. (, un’azienda di tecnologia per la difesa con una solida capitalizzazione di mercato da 11,8 miliardi di dollari, si è aggiudicata il primo posto in una competizione chiave del Dipartimento della Difesa (DoD) statunitense. L’obiettivo? Trovare la soluzione migliore per rilevare e neutralizzare la minaccia crescente dei droni.

Questa vittoria arriva in un momento di forte performance di mercato per l’azienda, con le azioni in rialzo di oltre il 41% da inizio anno, forte della notevole spinta del settore difesa in tutto il mondo. Leonardo DRS è la controllata americana del colosso pubblico italiano Leonardo.

L’azienda ha presentato il suo sistema “Ring C-UxS” durante un evento ospitato dall’Ufficio Congiunto per i Sistemi Anti-drone (JCO) del DoD. La tecnologia impiega capacità proprietarie di guerra elettronica basate su radiofrequenza (RF) per rilevare, identificare e neutralizzare droni nemici e sistemi autonomi nei domini aereo, terrestre e marittimo.

Durante la dimostrazione, il sistema Ring, sviluppato con il partner tecnologico Regulus, ha eccelso nella categoria “Rilevamento-Identificazione-Tracciamento-Neutralizzazione a piedi”, focalizzata sui droni dei gruppi 1 e 2 (piccoli e lenti). Il sistema ha dimostrato di poter operare efficacemente anche in ambienti elettromagnetici “contestati”, ovvero saturi di interferenze.

Regulus Ring – funzionamento

I limiti di una tecnologia premiata

Tuttavia, proprio la natura della tecnologia premiata solleva alcuni dubbi sulla sua efficacia a lungo termine, specialmente alla luce delle lezioni provenienti dai campi di battaglia moderni, come quello ucraino. L’innovazione tattica, spesso, corre più veloce dei programmi di acquisizione della difesa.

Il sistema Ring C-UxS presenta due potenziali vulnerabilità significative:

  • Droni in fibra ottica: Il sistema è basato sulla radiofrequenza, quindi non è adatto a contrastare i sistemi guidati in fibra ottica. Questa tecnologia, sempre più diffusa in Ucraina, prevede un cavo fisico che collega il drone all’operatore, rendendo il velivolo immune al jamming e invisibile ai sensori RF.
  • Minacce future (IA): Inoltre, i futuri sistemi autonomi basati su Intelligenza Artificiale, che operano senza una connessione esterna costante (ad esempio, droni “fire-and-forget” con navigazione visuale o sciami autonomi), potrebbero essere ugualmente immuni a questo tipo di contromisura elettronica.

La soluzione di Leonardo, ottima per i droni a comando remoto e visione diretta, non è ancora assoluta e tutale, e lascia quindi spazio ad altre soluzioni “Cinetiche” , che prevedono cioè l’abbattimento diretto dei droni tramite altri droni o cannoni, e che sono gli unici efficaci in ogni caso.

Regulus Ring CxU

Contesti e contratti

La vittoria di Leonardo DRS è comunque strategica. Si inserisce in una spinta più ampia del Pentagono per rafforzare le difese (come i programmi M-LIDS e SGT Stout), e DRS ha sottolineato che il sistema Ring può essere facilmente integrato nelle piattaforme esistenti, permettendo un rapido dispiegamento.

In sintesi, il Pentagono premia una soluzione efficace per la minaccia attuale (principalmente droni commerciali modificati che usano RF e GPS), garantendo a Leonardo DRS contratti e prestigio. Resta però il dubbio che questa tecnologia, sebbene vincente oggi, sia un passo indietro rispetto alle innovazioni tattiche già viste sui campi di battaglia più moderni.

 

Domande e Risposte sul Testo

1. Perché questo sistema è inutile contro i droni con fibra ottica? Il sistema Ring C-UxS funziona disturbando (jamming) o manipolando i segnali radio (RF) che il drone usa per comunicare con l’operatore o per navigare (GPS). I droni guidati tramite fibra ottica, invece, non usano segnali radio; i comandi viaggiano fisicamente lungo un cavo sottilissimo. Questo li rende “silenziosi” dal punto di vista elettronico e quindi invisibili e immuni a contromisure basate sulla radiofrequenza come il sistema Ring.

2. Cosa sono i droni di “Gruppo 1 e 2” menzionati? È una classificazione standard del Dipartimento della Difesa USA (e NATO) basata su peso, altitudine operativa e velocità. I Gruppi 1 e 2 includono droni piccoli e lenti. Il Gruppo 1 (es. DJI Mavic) pesa fino a 9 kg e vola basso e lentamente. Il Gruppo 2 (es. Puma) arriva fino a 25 kg e vola leggermente più in alto (fino a 3.500 piedi). Rappresentano la minaccia più comune per la ricognizione e gli attacchi leggeri sul campo di battaglia.

3. Se il sistema ha questi limiti, perché il titolo DRS sale ed è considerato vincente? Il mercato azionario prezza i contratti di oggi. La minaccia attuale per le forze USA è composta prevalentemente da droni commerciali che usano la radiofrequenza. La vittoria al JCO significa commesse immediate e flussi di cassa per Leonardo DRS. Gli investitori scommettono su questo, anche se l’analisi tecnica (InvestingPro) suggerisce che il prezzo è “sopravvalutato”. La burocrazia della difesa deve risolvere i problemi di oggi, anche se la tecnologia di domani (fibra ottica, IA) è già alle porte.

Google News Rimani aggiornato seguendoci su Google News!
SEGUICI
E tu cosa ne pensi?

You must be logged in to post a comment Login

Lascia un commento