Attualità
Leggi inutili: solo il 10% delle società tenute ha comunicato il reale titolare ai fini antiriciclaggio
L’Italia è un paese dove le leggi, troppe, troppo complicate e troppo soffocanti, sono ormai trattate alla stregua delle “Grida manzoniane” e letteralmente ignorate.
Facciamo l’esempio della norma che imporrebbe a trust, persone giuridiche e personalità giuridiche private di trasmettere il nome dell’effettivo titolare della società di comunicare il reale titolare alla camera di commercio. Ora la CCIAA conosce già perfettamente i soci e gli amministratori delle società. Ovviamente questi possono essere solo dellle teste di legno, ma proprio per questo è improbabile, estremamente improbabile, che chi ci stà dietro si autodenunci. La norma è inutile, e, come tutte le norme inutili in italia, prevede che la comunicazione sia digitalizzata.
Il risultato è il seguente: finora, meno del 10% delle società tenute all’obbligo ha provveduto a comunicare il nome del titolare effettivo ai fini antiriciclaggio. Al 6 novembre, sono state avviate 122.000 pratiche di comunicazione al registro imprese. Di queste, il 98% riguarda società, mentre il restante 2% coinvolge altre persone giuridiche private, come fondazioni, associazioni riconosciute, trust e istituti giuridici simili.
Questi dati sono stati forniti dalla Camera di Commercio di Torino durante un convegno organizzato dalla società Convenia il 10 novembre scorso. Considerando che in Italia ci sono quasi due milioni di soggetti, tra cui spa, srl, società cooperative, fondazioni, associazioni riconosciute, enti del terzo settore, trust e istituti giuridici simili, chiamati a comunicare il titolare effettivo entro l’11 dicembre al nuovo registro, diventa oggettivamente difficile immaginare che tutti adempiano a tale obbligo nei tempi stabiliti dalla legge.
Tra questi soggetti rientrano anche le Stp, acronimo di società tra professionisti, enti il cui oggetto sociale prevede lo svolgimento di una o più attività professionali. La Stp rappresenta una possibilità per coloro che esercitano attività professionali regolamentate con iscrizione a un albo di farlo mediante la costituzione di una società.
Questa norma inefficace e poco lucida dovrebbe essere cancellata domani, non potendo essere cancellata da ieri. Invece, come tutte le norme inutili italiane, resterà in vigore, spaventando solo chi desidera intraprendere, ma restando quello che è: una grida manzoniana, anche se con comunicazione digitale.
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