Seguici su

Attualità

Legge Natura: passa la normativa che farà esplodere i prezzi agricoli, ma la maggioranza “Ursula” è a pezzi

Pubblicato

il

Passa la “Legge Natura” voluta dal viceprensidente Timmermans, un socialista olandese di cui tutti noi pagheremo i danni a lungo. Passa questa norma, ma c’è anche un segnale che perfino i tedeschi iniziano a essere stanchi di questo oltranzismo ambientalista nato dalla collaborazione fra Sinistra e Verdi e che sta portando a sconvolgimenti politici in tutta la UE.

Vediamo prima la notizia politica e cosa è stato approvato. La “Legge Natura” è una direttiva proposta dalla Commissione e già bocciata , in primo passaggio, dalla commissione parlamentare, che prevede il “Ripristino”  entro il 2030 dell’ecosistema naturale di tutte le aree terrestri e marittime dell’Unione europea. Se questo può sembrare un qualcosa di attraente, significa anche che il 20% della superfice europea verrà escluso dall’utilizzo agricolo, con evidenti ricadute sulla sicurezza alimentare e sui prezzi del cibo. Inoltre è previsto l’aumeento delle aree protette e un progressivo loro aumento sino al 2050. Come potrà proseguire l’agricoltura europea resta un mistero. L’habita europeo sarà sempre più sfavorevole alla sopravvivenza, anche economica, dell’uomo.

Inoltre è previsto l’obbligatorio dimezzamento nell’uso dei fitofarmaci, con l’effetto, già presente, per cui i cibi importati dall’estero saranno tranquillamente trattati, e venduti a prezzi ribassati, mentre quelli prodotti nella UE no. Ovviamente le nostre produzioni agricole saranno spiazzate sul mercato, con la conseguenza ovvia che non ci sarà nessun miglioramento nell’alimentazione umana, ci saranno anzi più fitofarmaci nei cibi, ma, nello stesso tempo, avremo fortemente penalizzato la nostra agricoltura, per la quale vi invitiamo a informavi qui. Però questo non interessa a Timmermans e alla Commissione.

La norma era talmente estremista che era stata bocciata dalla commissione parlamentare, tanto che il Commissario ha dovuto portare delle correzioni secondarie:  la legge si applicherà solo quando la Commissione avrà fornito dati sulle condizioni necessarie per garantire la sicurezza alimentare a lungo termine e quando i paesi dell’UE avranno quantificato l’area che deve essere ripristinata per raggiungere gli obiettivi di ripristino per ciascun tipo di habitat. Il Parlamento prevede inoltre la possibilità di posticipare gli obiettivi in ​​presenza di conseguenze socioeconomiche eccezionali, che potrebbero prodursi, ma comunque la norma rimane..

Questa direttiva nefasta è stata approvata in mezzo a una rivoluzione politica che questa volta ha fallito l’obiettivo, ma che potrebbe riproporsi in futuro: infatti il PPE ha votato con ECR (FdI) e ID (Lega) mandando a pezzi la maggioranza Ursula che ha governato la UE sino a ora. L’ambientalismo estremista, misogino, di Timmermans ha spaccato un’alleanza che sinora appariva intoccabile. La norma è passata 336 si, 300 no e 13 astenuti, ma c’è riuscita solo perché il PPE ha avuto 21 franchi tiratori, soprattutto irlandesi. A favore la sinistra socialdemocratica ed estrema, i Verdi e i liberali (che in realtà sono alleati facilmente con la sinistra estrema). Contrari tutti gli altri. 

Vedremo se Ursula prenderà atto della sfiducia politica che non potrà che peggiorare da qui al prossimo anno, con le prossime elezioni spagnole. Nel frattempo la norma ora passa alle discussioni con il consiglio in cui sette paesi, fra cui l’Italia, sono seccamente contrari e due sono astenuti. Non sarà una facile discussione, per fortuna, e speriamo che, come spesso accade, questa norma ne risulti stravolta.


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito


1 Commento

1 Commento

  1. Pingback: Legge Natura. Il prof. Rinaldi: questa legge sarà un disastro per la nostra pesca

You must be logged in to post a comment Login

Lascia un commento