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L’ecosistema della sedia a rotelle di Andrea Depalo

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XYZ è un progetto, basato sull’esperienza quotidiana di Pippo e sulle competenze tecniche della Ditta Pluto, che punta alla realizzazione di una sedia a rotelle ad alto contenuto tecnologico in grado di agevolare il trasferimento dell’utente dalla sedia ad altre superfici, nonché a consentire un miglior superamento dei più comuni ostacoli, quali ad esempio piccoli cordoli. La tecnologia ICT in dotazione, consente di implementare e di interfacciare diverse tecnologie, permettendo così, oltre al monitoraggio sanitario dell’utente, una maggior autonomia della persona sia in ambito domestico che urbano. Lo sviluppo di un tale dispositivo medico tiene conto delle specifiche capacità motorie residue del singolo utilizzatore e mira a ridurre stress fisici e psicologici per la persona con disabilità e i suoi caregivers.

Nei 34 paesi sviluppati si stima che l’1% della popolazione  (o 10.000.000 di persone) necessiti di una sedia a rotelle.

Si prevede che il mercato delle sedie a rotelle (elettriche e manuali) arrivi a 10,6 milioni di unità, entro il 2020, spinto dall’invecchiamento della popolazione, dalla necessità di migliorare la mobilità e la qualità della vita della popolazione stessa e dalle esigenze delle persone con disabilità.

Il progetto XYZ rappresenta un’opportunità, non solo per Pippo e la ditta Pluto, ma vediamo perché: Smettiamo per un secondo di vedere la sedia a rotelle come un ausilio per persone con disabilità, cancellando dalla frase le parole “con disabilità” e sostituendo la parola “ausilio” con “mezzo di trasporto”. La sedia a rotelle è quindi un mezzo di trasporto per persone. Perché dico questo? Perché lo sviluppo sembra essersi fermato al modello di George Klein del 1953. Uno dei principali problemi di diversi progetti, dalla mobilità elettrica alle “connected car”, all’interno delle “smart cities”, sembra essere la mancanza di numeri. Ora perché le aziende che creano e studiano soluzioni innovative per veicoli elettrici, non sperimentano le stesse su un mercato pre-esistente di circa 10.000.000 di utenti?

Secondo statistiche di settore, pubblicate nel 2017, il numero di veicoli elettrici ed ibridi plug-in prodotti nel mondo è aumentato ogni anno del 94% a partire dal 2005, arrivando a superare quota 2 milioni. Abbiamo circa 12.000.000 di mezzi di trasporto che sono accomunati dalla necessità di una batteria e una ricarica, e che circolano sulle strade. Che potrebbero utilizzare le stesse tecnologie in termini di ricarica (colonnine) e batterie. Peccato che per 10.000.000 di questi si parli ancora di batterie al piombo, perché quello è lo standard richiesto.

Serve quindi uno sforzo da parte del nuovo Governo nel considerare la sedia a rotelle per quello che è: un mezzo di trasporto. Bisogna cambiare gli standard minimi richiesti dagli Enti  sanitari, contemplando le nuove evoluzioni tecnologiche.

Immaginate una nuova concezione dove tali mezzi, dotati delle tecnologie di connettività,  anticollisione, di ricarica e di trazione già presenti sulle auto elettriche, vengano trattati (già succede in Olanda) come degli ibridi, dovendo sottostare alle stesse norme che regolano il traffico automobilistico quando viaggiano su strada, ma potendo anche circolare sulle piste ciclabili e sui marciapiedi. Ciò potrebbe consentire ad una persona con disabilità, di percorrere un itinerario turistico accessibile, ricaricando, al bisogno, il proprio “mezzo di trasporto” alle colonnine.

Per fare questo serve però un cambio di mentalità da parte di istituzioni, aziende e fornitori di servizi, che vogliano trasformare davvero il mondo della disabilità in un’opportunità per la crescita del Paese.

E’ questo l’augurio che faccio al Ministro Fontana: riuscire a cambiare la visione del Paese su questo tema, permettendoci di passare dall’assistenzialismo all’inclusione.

Andrea Depalo

(Il progetto XYZ, Pippo e la Ditta Pluto esistono davvero, e sono italiani. Ho omesso i nomi perché questa vuole essere una riflessione che stimoli la nascita di nuovi progetti simili da parte di tutti.)


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