Attualità
“LE TERZINE PERDUTE DI DANTE”, il romanzo di Bianca GARAVELLI. Da non perdere! (di Giuseppe PALMA)
Chi di Voi ha l’abitudine di leggere i miei libri ed articoli, e siete d’avvero in tanti, conosce la mia vera passione: Dante Alighieri e la letteratura italiana… si, certo, sono conosciuto soprattutto come giurista e costituzionalista, ma Dante è da sempre nel mio cuore, tant’è che su di lui e sulle sue opere ho scritto sinora un saggio di critica letteraria e parecchi articoli. A tal proposito, il mese prossimo, pubblicherò un nuovo saggio di critica letteraria (in formato e-book) riguardante proprio un mio studio su Dante!
Lo avrò ripetuto mille volte: non possono esistere il diritto, l’economia e la finanza se prima non esiste il vero Tesoro italiano, cioè la nostra arte, la nostra storia e… la nostra letteratura.
In questi giorni acquisterò un romanzo che, per mia infallibile percezione sui testi di letteratura, ha tutte le premesse per essere considerato un vero capolavoro della letteratura italiana contemporanea! La penna, del resto, non lascia spazio a dubbi, infatti è quella di Bianca GARAVELLI, scrittrice dal tratto sopraffino.
Il romanzo è “LE TERZINE PERDUTE DI DANTE“, edito da BUR – Biblioteca Univ. Rizzoli (collana Best BUR), 2015.
Questa la sinossi: “Parigi, 1309. Un uomo attraversa insicuro un ponte sulla Senna. Sente un passo minaccioso alle sue spalle, teme sia uno dei suoi molti nemici. Ma in realtà è una sua amica a seguirlo. Una donna con un peso terribile che grava su di lei: Marguerite Porete, mistica accusata di eresia, autrice di un libro che parla del rapporto fra Dio e l’anima umana. Con lei l’uomo riesce, nonostante sia solo e lontano dalla patria, a sentirsi a casa. Quell’uomo è Dante, in esilio a Parigi, che presto scoprirà di essere diventato il centro di una guerra spietata fra due ordini che agiscono nell’ombra, coltivando la capacità di manipolare le menti con le forze del pensiero, in lotta rispettivamente per distruggere e difendere il genere umano. Un grande segreto è in gioco. Una profezia nascosta nelle sue terzine, che Dante cercherà in tutti i modi di trasmettere alle generazioni future, per salvarle da una minaccia incombente. Una minaccia che viene da chi cerca di violare il mistero della creazione.
Oggi. Riccardo Donati sembra un uomo di poche qualità. È un cultore di filologia romanza frustrato, un insegnante rassegnato. Ma c’è qualcosa che lo rende unico. Una scintilla di curiosità, un desiderio potente di sapere grazie al quale si imbatte in una misteriosa iscrizione a margine, in un manoscritto del Roman de la Rose, che ha tutta l’aria di essere la firma autografa di Dante. Da questa incredibile scoperta prende il via una giostra di avventure emozionanti, che porteranno Riccardo alla scoperta del suo rapporto profondo con una realtà parallela, lontana nel tempo e nello spazio. Accanto a lui, sempre presente in ogni momento difficile, Agostina, una bella, energica, ragazza che sembra fare di tutto per nascondere il suo fascino. Sarà Agostina, sua amica e quasi protettrice dai tempi della scuola, a guidare Riccardo in una fuga a catena per alcune città d’Italia, con l’aiuto di alleate, come lei atletiche e generose, pronte a sostenerla senza esitare. Inseguiti sempre da un violento personaggio, che entra in scena come il nuovo vicino di casa di Riccardo, il cui nome ricorda stranamente un’antica faida fiorentina. Fino a Parigi, dove li attende la clamorosa rivelazione del pericolo per il pianeta, proveniente dalle ricerche sull’infinitamente piccolo del Cern di Ginevra.
Parallele ma su due diversi piani temporali, la vicenda di Dante e quella di Riccardo, della sfortunata Marguerite e della combattiva Agostina, si incrociano ai giorni nostri, nel cuore dell’Europa scientifica e tecnologica, in un mosso, drammatico finale” (http://www.biancagaravelli.it/bibliografia/le-terzine-perdute-di-dante.php)
Correrò in libreria già questo sabato ad acquistarne una copia… per Amore di Dante e della nostra letteratura, fatelo anche voi! Non esiste nulla, ma proprio nulla, senza il rispetto e lo studio delle nostre tradizioni. E il romanzo di Bianca Garavelli non tradisce le aspettative!
Giuseppe PALMA
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