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Le raffinerie indiane snobbano il petrolio americano

Dopo i recenti acquisti record, la principale raffineria indiana, Indian Oil, inverte la rotta e rinuncia al greggio statunitense nella sua ultima gara. Una decisione guidata dalla competitività dei prezzi che sposta nuovamente gli equilibri sulle rotte energetiche globali.

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La principale raffineria indiana, Indian Oil Corporation Ltd (IndianOil), ha rinunciato ad acquistare greggio statunitense nella gara d’appalto di questa settimana, optando invece per greggio mediorientale e dell’Africa occidentale, secondo quanto riferito venerdì da fonti del settore petrolifero a Reuters.

Nella precedente gara d’appalto della scorsa settimana, IOC aveva acquistato ben 5 milioni di barili di greggio West Texas Intermediate statunitense.

Ma questa settimana, la più grande raffineria del terzo importatore mondiale di greggio ha acquistato 2 milioni di barili di greggio dell’Africa occidentale, un altro milione di barili di greggio Agbami e Usan della Nigeria e 2 milioni di barili di greggio del Medio Oriente, tra cui un milione di barili di Das di Abu Dhabi dalla Shell, secondo fonti di Reuters.

I prezzi competitivi del greggio statunitense in una finestra di arbitraggio aperta verso l’Asia hanno spinto le raffinerie statali e private indiane ad accelerare gli acquisti di petrolio americano nelle ultime settimane.

Qualche settimana fa, l’aumento dei prezzi dei greggi mediorientali ha aperto la finestra di arbitraggio per il West Texas Intermediate (WTI) verso l’Asia.

I prezzi dei principali greggi mediorientali, come Dubai e Murban, hanno registrato un aumento nelle ultime settimane sulla scia della forte domanda di greggio ad alto tenore di zolfo in Asia e della riduzione delle spedizioni di Murban.

Poiché gli acquisti dell’India sono guidati soprattutto da fattori economici, sia le raffinerie statali che quelle private hanno acquistato più greggio statunitense in agosto per approfittare dei costi di trasporto più bassi e della finestra di arbitraggio aperta.

L’aumento degli acquisti di greggio statunitense potrebbe contribuire a ridurre l’enorme deficit commerciale che gli Stati Uniti hanno con l’India.

A causa delle difficili trattative commerciali tra Stati Uniti e India, l’amministrazione Trump ha deciso di punire l’India in quanto acquirente di greggio russo.

Le raffinerie indiane, tuttavia, non rinunciano al greggio russo: continuano a cercare prezzi vantaggiosi e si prevede che a settembre importeranno più petrolio russo rispetto ai livelli di agosto, poiché gli sconti si stanno accentuando a causa della limitata capacità di raffinazione della Russia dovuta agli attacchi dei droni ucraini.

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