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“Le partite iva spremute dallo Stato. La politica non ci ha ascoltato”

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Lino Ricchiuti, leader del Popolo Partite Iva, attacca il vuoto dell’offerta politica: “Molti di noi non si sentono rappresentati”. Fin quando la politica non ammetterà che il vero problema è la spesa pubblica improduttiva e prenderà seri provvedimenti, difficilmente potrà migliorare la vita di chi fa impresa privata”.

Non usa mezzi termini Lino Ricchiuti, presidente del movimento politico “Popolo Partite Iva”. “Dovrebbero cancellare il termine ‘autonomi’ e ridenominarci come ‘donatori di imposta’. Perché in fondo è così che ci considerano”.
Perché siamo arrivati al punto in cui in molti dicono “basta, chiudo la partita Iva”?
“Alla base c’è la stanchezza di dover lottare quotidianamente contro un Paese in cui nulla è stato pensato per dare sostegno alle Pmi. E tutto quello che è stato pubblicizzato negli ultimi tempi, dalla rottamazione dei debiti ai fondi messi a disposizione per le Pmi, non ci ha in realtà portato nulla”.

Sarà perché le partite iva fanno poco rumore.
“Noi siamo quelli che pagano, che devono stare zitti e andare avanti da soli, in un modo o nell’altro. Molti di noi non si sentono rappresentati politicamente. Lo dimostrano le centinaia di adesioni che stiamo ricevendo come movimento politico. Ci dicessero almeno che come target non interessiamo”.

È solo un problema politico?
“No. Ai nostri moniti non rispondono neppure le banche, le istituzioni, la politica. Non risponde nessuno. Come movimento siamo indipendenti, dialoghiamo con tutti quelli che si mettono a disposizione, e abbiamo anche provato a entrare in contatto con coloro che si definiscono ‘difensori delle imprese’. Purtroppo in Italia si fanno solo politiche a breve termine, non si ha una visione di lungo periodo. E così io vengo subissato di mail di colleghi che vogliono scappare all’estero”.

L’unica cosa costante sono le tasse. Autonomi e Pmi continuano a pagarne sempre di più.
“Se i governanti pensano che aziende possano sopravvivere 10-15 anni con la sola prospettiva di veder aumentare tassazione, burocrazia e controlli stile inquisizione, si sbagliano”.

Eppure negli ultimi periodi qualche modifica è stata fatta in favore degli autonomi. La rottamazione delle cartelle, per esempio.
“È stata presentata come un modo per andare incontro alle attività in difficoltà e si è risolta con un leggero calo di sanzioni e interessi, il tutto però da agare entro un anno e mezzo. Risultato? Hanno riaperto o termini perché hanno incassato poco. Che significa? Che di fronte alla prospettiva di un fallimento di massa lo Stato vuole fare cassa fin che può”.

Il Popolo Partite Iva si presenterà alle elezioni?
“Ne abbiamo tutta l’intenzione. Saranno liste formate da piccoli imprenditori, liberi professionisti e artigiani. Tra titolari di partite iva e famiglie annesse, si superano abbondantemente i 10 milioni di potenziali elettori”.

Giuseppe De Lorenzo, Il Giornale 14.11.17


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