Esteri
Le Monde elogia ancora una volta la leadership di Giorgia Meloni

“Ai francesi, sentirlo fa male. Ma, agli occhi di gran parte degli investitori, non ci sono più dubbi: l’Italia di Giorgia Meloni è attualmente credibile quanto la Francia in materia di finanze pubbliche. O anche di più”: è l’incipit di un editoriale apparso il 19 agosto su Le Monde. Il giorno precedente il Telegraph“piangeva” perché il Pil pro capite degli italiani ha superato quello degli inglesi. Il giorno dopo un’altra analisi che testimonia la bontà dei conti italiani tenuti in ordine dal governo di centrodestra, ecco ora arrivare ennesimo attesto di stima da parte della stampa francese ( e in questo caso si tratta di quella liberal per eccellenza) alla premie italiana Giorgia Meloni.
“ In tre anni – scrive ancora il quotidiano francese- Roma ha nettamente ridotto il deficit pubblico, mentre Parigi se l’è lasciato sfuggire di mano. Agli occhi degli investitori, l’Italia è ormai credibile quanto la Francia, nonostante un debito più pesante. Sui mercati, lo scarto fra i tassi è sceso quasi a zero”. “Cosa è successo? – si chiede Le Monde -. Una prima spiegazione sta nella nuova stabilità politica in Italia, un punto chiave per gli imprenditori, che si adattano ad un regime che propende verso l’autoritarismo a patto che fornisca loro visibilità a termine ”. Stabilità che sembra invece non appartenere più alla Francia, dal momento che Macron ha già dovuto sostituire ben 3 governi in pochi mesi.
Sul piano economico – si legge nel lungo editoriale di Le Monde – le difficoltà nelle quali si è invischiata la Francia hanno modificato anche lo sguardo del mondo finanziario”, proprio mentre “l’Italia ha riguadagnato credito”: “l’ex brutto anatroccolo si trascina certo uno dei deficit più pesanti d’Europa, 138% del suo Pil, contro 114% per la Francia. E la sua crescita resta un po’ più debole (+0,4% contro +0,7& a ritmo annuale nel secondo trimestre). Ma in qualche anno, l’Italia ha avviato un risanamento di bilancio evidente, più della Francia”.
Parigi non sta ancora pagando più di Roma, ma potrebbe essere solo questione di giorni o settimane. L’economista Andrew Kenningham ha evidenziato che“i costi di indebitamento del governo francese probabilmente supereranno presto quelli dell’Italia”. Un’analisi condivisa da esperti di Commerzbank e Nomura. Tra i fattori di questa inversione di tendenza anche la stabilità politica ritrovata da Roma con il governo Meloni, mentre la Francia ha cambiato sei premier in cinque anni.
E tutto questo accade mentre Giorgia Meloni era impegnata a Washington nei colloqui con Trump e gli altri leader europei, compresi quel Macron che evidentemente continua a soffrire la presenza sempre più ingombrante di una leader così autorevole e carismatica, che inevitabilmente offusca la sempre più sbiadita presenza di un presidente francese i cui indici di gradimento, in patria, sono tra i più bassi della storia di Francia.

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