Attualità
LE IDEE CHIARE DEL DOMINUS DEL FUTURO GOVERNO PD, IL SENATORE MATTEO RENZI. ET
Il prossimo governo che nascerà, se sarà, non sarà un governo PD e M5s, ma solo un governo PD. Il motivo è semplice: mentre il PD può andare tranquillamente alle elezioni e risultarne vincitore, nel senso emergente con un numero di seggi maggiore del presente, lo stesso non può dirsi per il M5s. Questo fa si che , come già accennato il precedenza, il futuro governo, come probabile, sarà un governo con un forte squilibrio di potere, un governo PD, non Cinque Stelle, e del resto i programmi che stanno emergendo sono la continuazione di quelli del Governo Renzi-Gentiloni.
Renzi, anche se non avesse incarichi di governo, lui o i suoi diretti collegati, sarà comunque il vero padrone della coalizione: infatti il numero della maggioranza è tale che perfino una decina di senatori in più o in meno possono fare la differenza. L’unità del PD è necessaria alla prosecuzione del governo, ma il governo non è necessario al PD e neppure alle sue singole componenti. Quindi anche Renzi, come singolo senatore e come capo corrente è indispensabile.
La cosa si fa divertente perchè in passato Renzi ha sempre detto una cosa e fatto il suo opposto. Solo un anno fa disse questo:
Oggi fa l’esatto opposto, vuole governare anche avendo perso le elezioni, naturalmente per il bene dell’Italia. Del resto è anche lo stesso uomo politico che disse, nel 2014:
Che se non avesse superato il bicameralismo avrebbe abbandonato la politica. Invece il suo apporto è, evidentemente, così necessario che è ancora un pezzo essenziale nella scacchiera politica.
Tutto questo non va in demerito di Renzi, le cui indubbie abilità politiche gli permettono di sopravvivere comunque, nonostante l’evidente dicotomia fra parole e fatti. Il problema non è assolutamente suo, che sarà in parlamento o nella vita politica anche domani. Il problema è di chi, volontariamente, se lo sceglie come compagno.
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