Attualità
Le Filippine non annunceranno in anticipo le azioni di rifornimento della propria base. La Cina sicuramente reagirà
L’ultimo tentativo di rifornimento ha portato a una reazione cinese al limite dell’attacco militare
Le Filippine hanno deciso di non annunciare in anticipo le missioni di rifornimento alla propria base nel Second Thomas Shoal, nel Mar Cinese Meridionale, mentre Manila comunque spinge per i colloqui con Pechino per disinnescare le tensioni a seguito di una recente situazione di stallo nella via d’acqua.
Il Segretario alla Difesa Gilberto Teodoro Jnr ha detto che la mossa non deve essere interpretata come una “richiesta di permesso da parte di qualcuno nell’adempimento dei nostri doveri giurati nel Mar delle Filippine Occidentali”.
Il Mare Filippino Occidentale è il termine che le Filippine usano per descrivere le parti orientali del Mar Cinese Meridionale che si trovano all’interno della sua zona economica esclusiva (ZEE) e delle sue acque territoriali.
Teodoro ha detto che i viaggi che trasportano rifornimenti per le truppe filippine di stanza a bordo di una nave da guerra filippina arenata che funge da avamposto militare nella Second Thomas Shoal continueranno, ma senza rivelare i loro programmi, respingendo il suggerimento del Consiglio Nazionale Marittimo secondo cui pubblicizzare i viaggi potrebbe aiutare ad evitare scontri con la guardia costiera cinese.
Lunedì scorso, le Filippine hanno accusato la guardia costiera cinese di aver bloccato le sue forze che cercavano di rifornire i marines distaccati sulla BRP Sierra Madre, brandendo coltelli e un’ascia e danneggiando le loro imbarcazioni. L’accusa di Manila alla Cina è quella di aver svoolto un’azione estremamente violenta, al limite estremo prima dell’attacco militare.
Pechino ha affermato che i suoi marinai si sono comportati in maniera “professionale e contenuta” e ha incolpato Manila per la schermaglia, che Teodoro ha definito un “uso aggressivo e illegale della forza”.
Il Segretario agli Affari Esteri filippino Enrique Manalo ha detto martedì che i due Paesi si stanno preparando ad ospitare il prossimo round del meccanismo consultivo bilaterale sul Mar Cinese Meridionale a luglio, per evitare che la situazione degeneri ulteriormente.
“Qualunque misura di rafforzamento della fiducia otterremo, non sarà a scapito della promozione della nostra sovranità, dei nostri diritti sovrani, nonché dei nostri diritti e della nostra giurisdizione nel Mar delle Filippine Occidentali”, ha detto Manalo.
L’ultimo incontro si è tenuto a gennaio a Shanghai.
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