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Le Figaro elogia ancora il governo Meloni

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In questo momento storico di grande incertezza a livello geopolitico ed economico a livello mondiale, l’Italia si sta facendo notare. Il quotidiano francese Le Figaro, in un pezzo a firma di Edoardo Secchi, è tornato a parlare dell’economia italiana in un articolo dal titolo “Surplus di bilancio e commerciale, esportazioni record fuori dall’Ue. Perché l’economia italiana va così bene”. Viene elogiato il grande lavoro fatto dal governo Meloni e soprattutto vengono sottolineati i progressi fatti nel 2024. Non è la prima volta che il giornale francese elogia Meloni e il governo italiano. Gia qualche mese fa il quotidiano della borghesia transalpina aveva parlato in termini entusiastici della premier italiana. Ma non si tratta certo di un caso isolato, perchè anche Economist, New York Times, Le Monde, The Time, CNBC, CNN, avevano in passato dedicato articoli piu che lusinghieri al lavoro della premier e del governo italiano.

“L’Italia ha superato le previsioni di diversi analisti che affermavano che la recessione in Germania, suo principale partner economico, avrebbe avuto effetti negativi su di essa”, scrive il quotidiano. Ma nel fare queste analisi “non avevano tenuto conto di alcuni fattori, come lo sviluppo di nuovi mercati al di fuori dell’Unione Europea e la riduzione del deficit energetico“. Nel 2025 gli annunciati dazi americani potrebbero indebolire le esportazioni in alcuni settori, questo è innegabile, “ma le opportunità offerte dai Paesi extraeuropei potrebbero compensare eventuali perdite”. La strategia italiana in termini di economia negli ultimi anni, seppur nel silenzio delle opposizioni incapaci di ammettere il successo di Meloni e del suo governo, sta funzionando e anche l’imposizione dei dazi potrebbe non avere un impatto così duro.

Quest’anno, prosegue Le Figaro, l’aumento dei dazi degli Usa “potrebbe indebolire le esportazioni in alcuni settori, in particolare l’agroalimentare e l’abbigliamento” ma l’Italia ha alternative di commercio importanti, come la Cina. “Il governo prevede di raggiungere 700 miliardi di euro di esportazioni entro la fine della legislatura (2027)”, scrive Le Figaro, che evidenzia anche il ruolo cruciale della riduzione del passivo energetico perché, “nonostante le difficoltà strutturali di approvvigionamento elettrico, l’Italia è riuscita a ridurre il proprio deficit energetico, sceso da 65 miliardi nel 2023 a 49,5 miliardi nel 2024”.

L’articolo di Edoardo Secchi identifica quattro elementi chiave che hanno contribuito a questo successo economico. In primo luogo, si evidenzia il miglioramento dei conti pubblici, che ha permesso all’Italia di consolidare la propria posizione finanziaria. In secondo luogo, la bilancia commerciale ha mostrato risultati ampiamente favorevoli, nonostante un contesto economico che inizialmente sembrava sfavorevole.

In aggiunta, la diminuzione del deficit energetico è stata sottolineata come un fattore centrale per la competitività delle imprese italiane. Questo aspetto, essenziale per il controllo della bilancia commerciale e del bilancio pubblico, ha dimostrato come l’Italia sia riuscita a superare le difficoltà strutturali legate all’approvvigionamento di elettricità. La capacità di affrontare e risolvere queste sfide ha creato un ambiente favorevole per le attività economiche e ha rafforzato la posizione dell’Italia nel panorama internazionale.

Un altro aspetto cruciale evidenziato nell’analisi è la bilancia commerciale dell’Italia, che mostra un surplus significativo. Nonostante alcune criticità nelle esportazioni verso partner strategici come Stati Uniti e Germania, il surplus commerciale ha raggiunto i 54,9 miliardi di euro, segnando un miglioramento rispetto ai 34 miliardi del 2023. Le esportazioni al di fuori dell’Unione Europea hanno toccato i 305,3 miliardi di euro, un livello mai raggiunto negli ultimi dieci anni. Questo risultato è il frutto di sforzi per penetrare nuovi mercati, dove la domanda di prodotti italiani è in crescita.

Dopo questo celebrativo aryicolo non sono mancati i commenti positivi di elementi del governo. Con una nota, il ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr, Tommaso Foti, ha sottolineato che “I sinistri pronostici delle opposizioni, che con il governo Meloni speravano nel fallimento dell’economia nazionale, sono stati ancora una volta smentiti“. Nel suo comunicato, Foti evidenzia che “l’Italia ha chiuso il 2024 con un avanzo primario di 9,6 miliardi di euro e ha ridotto il deficit pubblico dal 7,2% al 3,4% del PIL“. E ancora, “il surplus commerciale ha raggiunto i 54,9 miliardi di euro, con un aumento di 5,4 miliardi nei settori non energetici, arrivando a 104,5 miliardi, il massimo dal 1993. Le esportazioni extra-UE hanno toccato i 305,3 miliardi, un record decennale“.


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