Attualità
Le divertentissime primarie del PD a Roma. Letta festeggia.. la prossima sconfitta
Le primarie a Roma sono state divertentissime e dimostrano come i numeri siano opinioni e che, come diceva lo zio Giuseppe Baffone l’importante non è contare i voti, ma quelli che contano i voti.
Andiamo per ordine: Letta proclama la vittoria perché hanno votato poco meno di 48 mila iscritti, di cui poco meno di 3000 comodamente da casa, online, e , curiosamente, con risultati completamente diversi da quelli nei seggi :
I dati invece complessivi, sarebbero i seguenti, come riportati da Youtrend che riprende.. i dati RAI,. che avrà pubblicato un comunicato stampa del PD:
Primarie a #Roma, risultati definitivi (fonte: @RaiNews)#Gualtieri 28.561 voti, 60,6%#Caudo 7.388 voti, 15,7%#Ciani 3.372 voti, 7,2%#Battaglia 2.987 voti, 6,3%#Fassina 2.625 voti, 5,6%#Zevi 1.663 voti, 3,5%#Grancio 497 voti, 1,1%
Voti validi 47.093
Votanti 48.624
— YouTrend (@you_trend) June 21, 2021
Come fa notare Dagospia pare che questo miracolo di moltiplicazione dei pani e dei pesci sia avvenuto ieri presso il PD: nel 2016 “allora i votanti furono 47.317, poi ulteriormente ridotti a 44.501 dopo un riconteggio delle schede bianche. E ieri sera nel giro di mezzora a Roma si è passati da 37 mila votanti a 40 mila, sino ai 45 mila finali.” Un miracolo che ha permesso a Letta di chiamare alla riscossa , perché non si è assistito ad un calo rispetto alla tornata precedente.
Questo è vero, infatti Youtrend ci dice :
L'affluenza alle #primarie del centrosinistra per la scelta del candidato sindaco a #Roma è più che dimezzata rispetto al 2013 (quando vinse Marino) ma leggermente superiore a quella del 2016 (quando vinse Giachetti) pic.twitter.com/VIkH8ZLvF3
— YouTrend (@you_trend) June 21, 2021
Quindi il PD si è stabilizzato al livello del 2016 (compresi 3 mila voti comodi comodi online), cioè si è stabilizzato sull’anno in cui usciva dallo scandalo di Buzzi e “Mafia capitale” per dire, e che si trasformò in una clamorosa batosta per il PD, che si fermò ad un risultato del 24%, con un candidato ben più conosciuto ed amato rispetto a Gualtieri e contro la “Corazzata”, in quel momento, pentastellata. Ora, con gli elettori dei M5s in una sorta di “Liberi tutti” una vittoria è rischiare di ripetere una batosta simile an 2016. Contento Letta, contenti tutti!
Sempre che i voti siano stati veramente 48 mila, perché il candidato di Richetti, arrivato secondo, ma vicinissimo nel voto online, i voti sono stati solo 37 mila. Però Gualtieri ha vinto e non poteva essere diversamente con il PD che, ufficialmente, aveva sostenuto il candidato, tanto da diffondere santini delle schede pre segnate... Alla faccia della democrazia interna.
