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LE CAUSE DEL RALLENTAMENTO DEL NOSTRO EXPORT SECONDO IL CENTRO STUDI CONFINDUSTRIA

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In una recente pubblicazione:

il Centro Studi Confindustria ci spiega le motivazioni del rallentamento dell’export italiano.

Eccovi i più importanti passaggi:

“Numerosi fattori spiegano la performance deludente, alcuni comuni a tutti i paesi dell’Eurozona, altri specifici per l’Italia. Anzitutto, il rafforzamento dell’euro ha ridotto la competitività dei prodotti italiani ed europei, frenando le vendite nei mercati extra-Eurozona. L’accelerazione delle misure protezionistiche nel corso del 2018 da parte dell’amministrazione americana ha messo chiaramente in evidenza il nuovo corso in materia di scambi commerciali e rallentato le vendite italiane negli Stati Uniti. La debolezza dell’export dei paesi europei (specie Germania) verso le destinazioni extra-UE si trasmette poi, attraverso le catene globali del valore, agli scambi intra-europei, penalizzando le vendite italiane. La frenata delle esportazioni italiane, tuttavia, è più marcata di quella dei principali partner europei. Ciò può essere ricondotto alla performance meno positiva in alcuni specifici settori (autoveicoli, macchinari, articoli farmaceutici) e mercati di destinazione (Cina, Giappone, Russia) in cui l’export italiano aveva bene performato in questi ultimi anni. La causa è da ricercare soprattutto nell’incremento dei prezzi dei prodotti italiani venduti fuori dall’Eurozona maggiore di quello, ad esempio, dei concorrenti tedeschi, a detrimento della competitività”.

 


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