Le azioni energetiche russe crollano sulla borsa di Londra

I giganti russi del petrolio e del gas quotati alla Borsa di Londra hanno visto le loro azioni crollare dopo che Putin ha invaso l’Ucraina la scorsa settimana.

Da giovedì scorso, quando la Russia ha invaso l’Ucraina, le azioni di Rosneft, Gazprom, Lukoil e Surgutneftegas sono crollate sul mercato londinese, perdendo fino a 190 miliardi di dollari della loro capitalizzazione di mercato combinata, o il 95%, secondo le stime di Saxo Group e Bloomberg condivise da Ole Hansen, Head of Commodity Strategy di Saxo Bank.

Le società avrebbero potuto vedere la loro capitalizzazione di mercato crollare anche a Mosca, se la borsa di Mosca fosse stata aperta. Tuttavia, a seguito delle sanzioni SWIFT imposte alle banche russe durante il fine settimana, il rublo russo è crollato lunedì, i russi ordinari hanno fatto la fila alle banche e agli sportelli automatici per prelevare contanti, la banca centrale ha raddoppiato il tasso di interesse chiave al 20% per evitare un crollo totale del economia, e la borsa di Mosca ha detto che non aprirà affatto questa settimana.

Le azioni russe di petrolio e gas a Londra sono state anche colpite da una valanga di notizie provenienti dalle major internazionali, che hanno interrotto i rapporti con le compagnie petrolifere e del gas russe, si sono ritirate dai progetti e hanno interrotto gli investimenti in Russia.

BP ha dichiarato che questo fine settimana abbandonerà la sua partecipazione del 20% nel gigante petrolifero russo Rosneft e probabilmente subirà un colpo di $ 25 miliardi dalla mossa. Secondo quanto riferito, la BP ha anche annullato tutti i suoi carichi di olio combustibile da un porto russo del Mar Nero a causa dell’invasione dell’Ucraina da parte di Putin, secondo quanto riferito a Reuters da fonti a conoscenza della questione.